un’altra europa

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A Roma lo scorso 2-3 Giugno sono state presentate alcune proposte di Iniziative dei Cittadini Europei (tra cui quelle sui beni comuni, sulla libertà di informazione, sul reddito minimo di cittadinanza e sull’acqua pubblica) e svolti vari eventi artistici all’interno dell’Agorà Transeuropa al Teatro Valle. Le oltre 40 associazioni internazionali coinvolte hanno condiviso, ancora una volta, la necessità di un nuova Europa. Spesso i vari governi dicono che non ci sono alternative alle politiche di austerità rivolgendosi ai cittadini, aspramente critici nei confronti di queste politiche, ma, al contrario, le alternative in realtà esistono e sono praticate e sperimentate quotidianamente proprio da quegli stessi cittadini che stanno portando avanti battaglie comuni che delineano concretamente un’altra idea di Europa. La molto partecipata presentazione dell’ICE nel pomeriggio di domenica 3 Giugno su” New Deal europeo: Un piano per lo sviluppo sostenibile” , che il Movimento Federalista Europeo sta portando avanti da diversi mesi, è andata proprio in questa direzione.

Paolo Acunzo (vice segretario nazionale del MFE) ha introdotto l’argomento, affermando l’importanza dello strumento dell’ICE sancito dall’articolo 11 del Trattato di Lisbona, vista la possibilità di rivolgersi direttamente ai cittadini e avvicinarli alle istituzioni comunitarie e di rendere protagonisti gli stessi delle decisioni che si prendono nelle istituzioni europee. Il piano europeo di sviluppo sostenibile prevede di aumentare il bilancio europeo finanziandolo con l’introduzione di nuove misure per gli investimenti per la crescita europea quali i project bond, la carbon tax (tassa sulle emissione di CO2) ela Tobin Tax(tassa sulle transazioni finanziarie per far pagare la crisi agli speculatori finanziari ovvero a quelli che hanno creato la crisi). Questa proposta, secondo Paolo Acunzo, è un ulteriore passo per andare verso gli Stati Uniti d’Europa, rendendo necessario un governo comune dell’economia che sia in grado di gestire a livello europeo queste risorse.

Franco Spoltore (Segretario Nazionale MFE) ha messo in evidenza come le varie misure che sono state prese dai vari stati per lo sviluppo e la crescita siano insufficienti, di come in molti stati le banche danno prestiti con tassi d’interesse superiori a quelli che dàla Germaniaalle aziende. La proposta di ICE del MFE serve proprio per finanziare infrastrutture e portare sviluppo nei settori delle nuove tecnologie e nelle energie rinnovabili per uscire dallo stallo in cui si trova l ‘Europa. Franco Spoltore è convinto che sarà possibile raccogliere il milione di firme necessario per presentare l’ICE alla Commissione Europea solo se movimenti, partiti e sindacati saranno capaci di collaborare assieme in vari paesi.

Pier Virglio Dastoli (Presidente CIME) ha evidenziato come sia da cogliere al volo la possibilità di partecipazione democratica sancita dal Tratttato di Lisbona. Sono già state annunciate tante iniziative e tutte hanno in comune 3 valori fondamentali, la crescita, i diritti e la democrazia. Ha poi annunciato che Soros ha dato 3 mesi di vita all’Unione Europea. Dunque in realtà c’è pochissimo tempo per raccogliere queste firme. Il 28 Giugno si riunisce il Consiglio Europeo definito da Dastoli “ennesimo fallimento annunciato”, poichè è sicuro che il Consiglio Europeo non sarà in grado di fare un piano di sviluppo credibile.

Per Gianni Pittella (vice presidente vicario del Parlamento Europeo) l’ICE è l’occasione per un’alleanza tra i cittadini e le istituzioni europee. Ha poi messo in evidenza come molti credano ingenuamente ancora che si esce dalla crisi facendo piani di sviluppo in ambito nazionale: invece l’unica possibilità reale di uscita dalla crisi sono gli Stati Uniti d’Europa. I mercati stanno facendo di tutto per affossarela Grecia, ma sela Greciaesce dall’eurozona tutti gli stati ne pagherebbero le conseguenze, Germania compresa. La linea economica che l’Europa sta portando avanti, fondata sull’austerità, viene bocciata dall’esito delle ultime elezioni in Europa poichè è stata incapace di risolvere problemi. Finanziamento di infrastrutture, Eurobond, Tobin Tax, queste sono le misure che salvano l’Europa. Inoltre ha fermamente criticato la messa in Costituzione del pareggio di Bilancio da parte del Parlamento italiano. Pittella infine si è espressamente impegnato a fare di tutto per sostenere la proposta di ICE, mettendosi a completa disposizione del MFE a tal fine.

Paolo Ponzano (Presidente MFE Roma e redattore della proposta di ICE) ha affermato che il MFE da solo non potrà farcela a raccogliere tutte le firme necessarie, ma serve l’attivo coinvolgimento di partiti, forze sociali, politiche ed economiche. Il conseguimento dell’obiettivo della presentazione di questa ICE alla Commissione europea è troppo importante per lo stesso futuro dell’Europa e delle nuove generazioni. Per questo motivo non bisogna perdere tempo e subito dopo il Consiglio europeo di fine giugno si deve passare alla fase operativa di presentazione dell’ICE, ovvero l’istituzione di un comitato promotore europeo formato da 7 personalità di 7 paesi diversi dell’Unione Europea.

Da tali relazioni è scaturito un vivace dibattito che ha coinvolto il numeroso pubblico presente. Tra gli altri, oltre all’adesione di Monica Frassoni (Verdi europei), pervenuta con un messaggio essendo impossibilitata a partecipare, anche Roberto Musacchio (AltraMente), Roberta Fantozzi (Rifondazione comunista), Nicoletta Teodosi (Cilap) e Lorenzo Marsili (European Alternatives) hanno espresso l’intenzione di sostenere tale proposta, come d’altronde gli altri federalisti che sono intervenuti (Papi Bronzini, Massimo Minnetti e Francesco Gui). Di particolare rilevanza l’intervento di Francesco Tufarelli, capo gabinetto del Ministro per gli Affari europei Moavero, che intervenendo a titolo personale ha informato sui preparativi del prossimo Consiglio europeo e sull’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del regolamento italiano per l’ICE, il quale però, prima di essere operativo, deve attendere il parere del Consiglio di Stato che auspicabilmente arriverà prima dell’estate. Ciò ha prodotto un acceso dibattito sul ruolo di stimolo, ritenuto non sempre all’altezza, sul processo d’integrazione europea del governo Monti e piu in generale dei passati governi italiani.

Più in generale il dibattito si è concluso trovando tutti d’accordo sull’importanza di questo tipo d’incontri svoltosi al Teatro Valle, tenendo presente la necessità condivisa da tutti di creare quelle alleanze tra le diverse organizzazioni indispensabili per raccogliere un milione di firme in Europa al fine di presentare qualsivoglia proposta di ICE e contribuire cosi a costruire un’altra idea di Europa.

 

Massimo Minnetti

Resp. Uff. Comunicazione

MFE Roma

 

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