L’ICE è un istituto di democrazia partecipativa
previsto dall’art 11 del
Trattato di Lisbona che consente a un milione di cittadini, di almeno 7 Paesi
dell’UE, di presentare alla Commissione europea una proposta di legge di
iniziativa popolare europea.
L’azione si sta sviluppando a livello europeo. Stanno nascendo analoghi
comitati promotori in Grecia, Spagna, Belgio, Francia, Romania, Lussemburgo. Si
sta costituendo una rete di città europee per promuovere l’iniziativa. Il
Segretario Generale della Confederazione Europea del Sindacati Bernadette Ségol
ha dichiarato di condividere gli obiettivi dell’ICE.
A Roma erano presenti 11 organizzazioni che hanno dato vita alla costituzione
del Comitato italiano e si sono impegnate a coinvolgere le loro reti europee
per la raccolta delle firme.
La conferenza stampa di presentazione del Comitato è stata aperta dall’
intervento del Movimento Federalista Europeo, promotore dell’ ICE. Sono seguiti
gli interventi di CGIL, CISL, UIL, ARCI, ACLI-FAI, Legambiente, Libera-FLARE,
European Alternatives, Movimento Europeo, AICCRE.
Paolo Ponzano, Presidente MFE-Roma, ha illustrato l’Iniziativa del Cittadini
Europei e data notizia che la prima iniziativa lanciata in Europa da parte dei
comitati per l’acqua pubblica ha già raggiunto il milione di firme. Ciò
dimostra la fattibilità di questo strumento di democrazia partecipativa.
Lucio Levi, Presidente nazionale MFE ha affermato: “vogliamo dare voce ai
milioni di cittadini che pagano il costo della crisi, soprattutto i 25 milioni
di disoccupati in Europa”. Né le politiche di austerità né le risorse dei
bilanci nazionali sono sufficienti a rilan! ciare l92economia, che è integrata a
livello europeo.
Occorre quindi un piano europeo di sviluppo sostenibile finanziato da risorse
proprie da reperire attraverso la tassa sulle transazioni finanziarie e la
Carbon tax sulle emissioni di CO2.
Usiamo la parola “sviluppo” e non crescita perché non è l’aumento dei consumi
da perseguire, ma il miglioramento della qualità della vita.
Il reperimento delle risorse è il tema più difficile da affrontare date le
opposizioni di alcuni paesi all’aumento del bilancio della UE. Per questo
occorre superare il sistema di voto che prevede il veto e si può ipotizzare un
budget separato della zona Euro e questo impone una modifica dei trattati ed
una riforma istituzionale.
L’euroscetticismo dilagante si combatte non a parole ma con concrete
iniziative per lo sviluppo.
Breve sintesi degli interventi
Andrea Mone, responsabile del Coordinamento politiche europee CISL, ha
affermato che occorre superare l’approccio intergovernativo e rilanciare il
modello sociale europeo. Il pregio di questa proposta sta nell’indicazione
concreta delle forme di finanziamento.
Stefano Tassinari vice presidente nazionale ACLI : la crisi non è solo
economica ma politica, c’è un problema di governance internazionale. Non si
esce dalla crisi con le stesse ricette che a questa crisi hanno portato. Il
contributo della Tobin Tax dovrà essere utilizzato dall’Europa e non dai
singoli Stati. La spinta dei cittadini è utile per cambiare il tipo di
governante dell’Europa.
Andrea Costi responsabile ambiente UIL nazionale . Le organizzazioni sindacali
non possono non sostenere iniziative come queste che puntano allo sviluppo
sostenibile. Questa ICE è un valido strumento per sviluppare la green economy.
Raffaella Bolini responsabile internazionale ARCI : L’ARCI mette a
disposizione la propria struttura per la raccolta delle firme. Per! fino Oba ma
indica investimenti pubblici e una conversione ecologica dell’economia per
uscire dalla crisi. Il Parlamento Europeo, che ha contestato la riduzione del
bilancio dell’Unione ha bisogno dell’appoggio dei cittadini. Significativo e
positivo il fatto che il primo comitato per questa ICE si sia costituito nelle
scorse settimane in Grecia.
Maurizio Gubbiotti coordinatore nazionale Lega Ambiente. La campagna
elettorale è passata dal tormentone “ce lo chiede l’Europa” al totale silenzio
sull’impegno e sulle politiche europee, come c’è silenzio sulle tematiche
ambientali. Dobbiamo ripartire da iniziative come l’ICE sullo sviluppo
sostenibile, perché c’è bisogno di Europa proprio per affrontare i temi dello
sviluppo e dell’ambiente, e l’Europa può fare la differenza.
Giulia Barbucci segretariato Europa CGIL. La CGIL nella sua Conferenza di
programma ha indicato obiettivi identici, che sono indicati anche nel “social
compact” proposto dal sindacato europeo ETUC/CES, la cui segretaria generale
Bernadette Ségol appoggia espressamente questo piano.
Gabriele Panizzi vice presidente AICCRE . L’attuale ICE ripropone quella
spinta dal basso che rappresenta il motivo ispiratore delle iniziative
federaliste da Spinelli in poi. Va coinvolto il Comitato delle Regioni e l’
AICCRE opererà per questo.
Ludovica Ioppolo Gruppo Abele LIBERA-FLARE . Lottare contro le
organizzazioni criminali, che è il compito della nostra organizzazione,
presuppone uno sviluppo che dia speranza e coraggio alle fasce deboli della
popolazione.
Stefano Milia segretario CIME. Il Movimento Europeo da tempo cerca di
promuovere lo strumento ICE come forma di partecipazione popolare alla
dimensione democratica dell’Europa. Il lancio di questa e di altre iniziative
contribuirà a promuovere una maggiore partecipazione dei cittadini alle
elezioni europee del 2014.
Lorenzo Marsi! li Diret tore European Alternatives : European Alternatives ha
già lanciato un’altra ICE sulla libertà dei media e sostiene anche questa : lo
strumento ICE è un percorso difficile ma essenziale per creare l’Europa
democratica che ancora non c’è. Importante sarà anche la battaglia per il
bilancio europeo che il Parlamento Europeo si accinge a fare. Importante in
questa ICE è che non grava sui contributi dei singoli Stati ma su risorse
proprie, quindi non contraddice la necessità di ridurre i disavanzi nazionali.
Al seguente link la foto di un momento della conferenza stampa: http://www.