Iniziative

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La sezione di Roma “Altiero Spinelli” del Movimento Federalista Europeo e della Gioventù Federalista Europea riprende il ciclo d’incontri di formazione federalista dedicato agli iscritti e simpatizzanti con un nuovo appuntamento lunedì 19 febbraio ore 18-20 presso la sede del Consiglio Italiano del Movimento Europeo (CIME) in via A.Brunetti 60 (zona Piazza del Popolo). Il tema di questo incontro riguarda la politica sociale dell’UE, partendo con una presentazione della legislazione europea, la strategia Europa 2020 ed un focus sul pilastro sociale europeo approvato dall’UE lo scorso settembre nel vertice di Goteborg.

Interverranno:

  • Paolo Ponzano, docente di processo legislativo e governance dell’Unione europea al Collegio europeo di Parma, già Direttore del Segretariato generale della Commissione europea, già Presidente MFE Roma e Responsabile Ufficio Formazione della sezione;
  • Giuseppe Bronzini, magistrato, consigliere presso la sezione lavoro della Corte di cassazione, è componente del Comitato scientifico della Fondazione Basso e tra i fondatori dell’Associazione Basic income network Italia (www.bin-italia.org);
  • In qualità di discussant: Eleonora Vasques, già Segretaria GFE Roma e Responsabile Ufficio Formazione della sezione.
  • Modera l’incontro Anwar Abdallat, docente di diritto dell’UE all’Università LUISS “Guido Carli” Roma e responsabile Ufficio Comunicazione della sezione.

Con questo incontro di formazione vogliamo presentare l’attuale stato delle politica sociale dell’Ue e le sue prospettive future di maggiore integrazione in questo ambito. Se l’Europa si è da sempre caratterizzata nel mondo per il suo modello sociale avanzato (il “welfare state europeo”), le normative ed i diritti in materia sociale sono veramente armonizzati nell’Unione? Che prospettive ci sono per la creazione di un reddito minimo garantito? e per un piano europeo per contrastare la disoccupazione? In una prospettiva di europa federale quali benefici in ambito sociale potrebbero ricevere i cittadini?”

 

Ugo Ferruta (a destra) presenta e modera il dibattito. Diletta Alese (a sinistra) gestisce la piattaforma per le domande
I candidati da sinistra a destra: Laura Lauri (Liberi e Uguali); Claudio Consolo (Movimento 5 Stelle); Marco Panara (Insieme); Francesco Mingiardi (+Europa); Giulia Urso (Liberi e Uguali); Federico Iadicicco (Fratelli d’Italia) e Cesare Antetomaso (Potere al Popolo)

 

RESOCONTO a cura di Simone Cuozzo, Segretario MFE Roma

Nella valutazione dell’evento organizzato da MFE e GFE Roma il 14 febbraio con i candidati alle politiche nei collegi centrali di Camera e Senato a Roma, non si può non partire dai ringraziamenti a tutti coloro che con il loro contributo prima e durante l’evento hanno reso possibile la sua organizzazione e realizzazione. Siamo riusciti a far dibattere in modo civile e analitico candidati di sensibilità politiche molto diverse, che vanno da Fratelli d’Italia a Potere al Popolo. Tutti i presenti hanno ritenuto importante discutere di Europa in un contesto di campagna elettorale nazionale, riconoscendo la grande rilevanza del tema. Di seguito una mia valutazione sui contenuti dell’incontro.
Dal dibattito sono emerse valutazioni diverse sull’efficacia dell’azione politica italiana in Europa degli ultimi anni, in particolare dei governi della legislatura appena conclusasi. Comune è l’idea che lo status quo europeo sia da migliorare con una riforma dei Trattati e che la prospettiva di un’Europa più democratica e solidale sia necessaria, ed in tal senso un ruolo italiano da protagonista, non necessariamente solo del nuovo governo, è visto come fondamentale. Ci sono state valutazioni differenti su come condurre le politiche tra livello nazionale ed europeo, ma c’è stato ampio riconoscimento che il livello europeo, secondo il principio di sussidiarietà, è quello più adatto per affrontare alcune sfide globali (migrazioni, politica estera e difesa, ecc).
Infine abbiamo registrato da parte di molti candidati, non di tutti, un forte scetticismo verso i progetti di riforma dell’UE messi in campo finora dalle Istituzioni UE e da alcuni governi. Forse non analizzati a fondo nelle proposte, ma comunque ritenuti una perpetuazione dello status quo e non una vera rifondazione europea. Questa valutazione spiega anche la non volontà di gran parte dei candidati di non sottoscrivere il nostro documento d’impegno. Chi ha invece ritenuto che l’Italia non possa rimanere a guardare questo processo di cambiamento nell’UE, che avrà a prescindere dal ruolo italiano un suo corso, ma che debba avere un’influenza positiva anche nei confronti degli altri Paesi, ha sottoscritto il nostro documento o lo farà a breve.
L’evento è stato partecipato in sala, con le molte domande raccolte sulla piattaforma online Slido, e sul web sulla pagina della diretta facebook. Ci scusiamo per la qualità cattiva di parte del video della diretta, dipeso da problemi tecnici di cui ci siamo accorti solo in seguito. Grazie comunque a tutti coloro che hanno partecipato e seguito il dibattito.
Sulla pagina dell’evento trovate foto dell’evento e link alla registrazione della diretta https://www.facebook.com/events/274884803043682/
Altro materiale foto e video lo trovate anche sulla pagina facebook della GFE Roma https://www.facebook.com/gferoma/

 

together per un'Europa Federale
27 Gennaio 2018
CONVENZIONE PER UN’EUROPA FEDERALE I PARTITI E LE FORZE ECONOMICHE E SOCIALI
SI SCHIERANO PER UN’EUROPA FEDERALE
Centro Congressi Roma Eventi, Piazza di Spagna  – Via Alibert 5 A, Roma

Si è da poco conclusa la Convenzione nazionale “Per un’Europa federale – Il ruolo e le responsabilità dell’Italia”organizzata dal Movimento federalista europeo in collaborazione con la Gioventù federalista europea, l’Unione europea dei federalisti e il Gruppo Spinelli, con il contributo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea.

Davanti ad una platea di più di 500 spettatori si sono alternati nella mattina e nel primo pomeriggio i principali esponenti delle forze politiche pro-europee italiane ed esponenti dele forze economiche e sociali.

Sono intervenuti nella sessione del mattino:
i membri del Gruppo Spinelli Elmar Brok Co-Presidente dei Parlamentari europei del Gruppo Spinelli e Presidente dell’Unione Europea dei Federalisti, Mercedes Bresso, Board del Gruppo Spinelli, Parlamentare Europeo, e Andrew Duff, Presidente del Gruppo Spinelli;
Sandro Gozi Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega agli Affari europei, Piero Fassino, Partito Democratico, Gaetano Quagliariello, Noi con l’Italia, Stefano ParisiEnergie per l’Italia, Andrea Mazziotti Di Celsio, +Europa, Lucio Malan, Forza Italia e, con un video messaggio, Stefano Bonaccini, Presidente AICCRE.

Sono stati espressi punti di vista diversi sulle politiche europee ma è emersa una sostanziale condivisione della necessità di procedere verso l’obiettivo di una federazione europea nel solco dell’iniziativa del Presidente Francese Emmanuel Macron.
Tutti hanno altresì sottolineato la centralità della prospettiva europea nella attuale campagna elettorale italiana.

Nella seconda sessione del pomeriggio “Un bilancio dell’Eurozona per politiche europee, per l’economia, l’industria, il lavoro, l’ambiente , il welfare” si sono confrontate le forze sociali ed economiche con i seguenti interventi:
Carmelo Barbagallo, Segretario generale UIL, Salvatore Marra, Area politiche europee e internazionali CGIL, Andrea Mone, Coordinatore politiche europee CISL,  Pier Virgilio Dastoli, Presidente CIME, Claudio Cappellini, Responsabile Politiche comunitarie-Europa CNA, Fabio D’Onofrio, Presidenza nazionale Confesercenti.
Anche in questa sessione è emerso quanto la dimensione europea sia di fondamentale importanza per l’ambito sociale ed economico e quanto sia urgente una vera rifondazione dell’Europa.

Nell’intervallo tra le due sessioni è stato realizzato un flash-mob nella vicina Piazza del Popolo, disegnando una grande E della bandiera federalista

Roma, 27 gennaio 2018

Movimento Federalista Europeo

Presidenza nazionale: Via Poloni, 9 – 37122 VERONA,
tel. (+39) 045.8032194 – fax. (+39) 045. 8032194
Segreteria nazionale: Via Villa Glori, 8 – 27100 PAVIA,
tel. (+39) 0382.530045 – fax. (+39) 0382.578875

RESOCONTO a cura di Claudia De Martino

Le proposte emerse durante la tavola rotonda sono state molteplici, così come gli spunti di riflessione da proporre ai partiti per l’imminente Convenzione nazionale dei Federalisti europei del prossimo 27 gennaio, ore 10,30-16,30 presso il Centro Congresso Roma Eventi in Via Alibert 5 (vicino Piazza di Spagna, Roma).

Qui di seguito ne riassumiamo alcune sui quali i partecipanti si sono soffermati più specificatamente, anche se con accenti diversi tra i vari relatori, o che hanno ottenuto un consenso trasversale tra gli stessi.

1) chiedere ai partiti di trattare i temi europei con chiarezza, perché sono una priorità nell’agenda politica: soprattutto la questione aperta del rafforzamento del budget europeo e della governance democratica dell’Eurozona;
2) scendere maggiormente in piazza come cittadini con “presidi attivi di cittadinanza” a sostegno dell’Unione Europea, dell’unità politica dell’Europa e dei valori che essa sottintende: ius soli, diritto di cittadinanza,pace, solidarietà;
3) riportare i cittadini al centro del dibattito europeo: proporre e istituire convenzioni di cittadini per la rifondazione dell’Europa, ad iniziare da una profonda riforma dei Trattati oggi vigenti. Sostegno all’iniziativa messa in campo dal Presidente francese Macron a favore di una grande mobilitazione europea per la Costituente;
4) contrastare la preponderanza dell’asse franco-tedesco con maggiore protagonismo e partecipazione di tutti gli Stati e di tutti i cittadini a livello europeo;
5) contrastare l’identificazione negativa dell’Europa come insieme di Stati e di governi che precarizzano i giovani e spostano le frontiere nel cuore dell’Africa nera, impedendo ai molti che vorrebbero raggiungerla per scampare a sopraffazione e morte di raggiungerla;
6) proporre un’ampia e partecipata petizione europea a sostegno del rilancio del pilastro sociale dell’Europa;
7) inserire l’Europa e lo studio del suo processo di integrazione e delle sue istituzioni nei programmi scolastici di ogni ordine e grado, dalle elementari all’Università;
8) evitare che l’Europa diventi la somma delle crisi dei sistemi politici nazionali e che la sua agenda politica non sia all’altezza delle sfide che ha di fronte: rinegoziare il debito intra-Ue, che va affrontato come un debito interno e non più estero (tra Stati) in una prospettiva inter-governalmentale; affrontare il tema della ripartizione delle quote dei migranti tra Paesi UE e l’apertura regolamentata delle frontiere; promuovere un’economia equa e sostenibile che includa l’introduzione di un reddito europeo di cittadinanza, equilibrando lo scarto attuale tra le diverse protezioni sociali dei Paesi membri; promuovere una vera cittadinanza europea come sfrutto di questi sforzi;
9) Lanciare una grande campagna paneuropea per il contrasto alla povertà, includendo i Paesi dell’Est Europa,con i quali al momento è molto difficile ottenere un coordinamento, soprattutto rispetto a questioni come reddito di cittadinanza, sostegno al reddito, reddito minimo, che pure sono di estrema urgenza. Proporre un reddito minimo di cittadinanza finanziato dai dividendi sul capitale o un reddito minimo condizionato a certe soglie di reddito, in un’ottica di sostenibilità;
10) Contrasto alla corruzione efficace senza promuovere la proliferazione di nuove norme, ma, al contrario, istituendo controlli seri e diffondendo buone prassi;
11) Includere nel concetto di cittadinanza nazionale l’importanza della diversità, così come sancisce il sistema educativo pubblico italiano fondato sullo studio del greco come simbolo di un’eredità linguistica classica che guarda oltre lo Stato nazione;
12) Sostenere la credibilità che il governo italiano e l’Italia come sistema-Paese hanno riacquistato grazie agli sforzi compiuti negli ultimi anni e alle difficili riforme intraprese finora;
13) Lanciare una grande agenda strategica europea, il più possibile condivisa, che includa la riforma del partenariato transatlantico, azioni di peace-keeping nel Mediterraneo, il governo delle migrazioni ed un nuovo rapporto tra Unione Europea ed Africa;
14) Proporre l’Europa alle prossime elezioni non più come un tema di politica estera, ma di politica interna. L’Europa è il discrimine tra le forze sovraniste e quelle sinceramente transnazionali e internazionaliste. Occorre superare le categorie novecentesche di sinistra e destra per comprendere che il verro dibattito politico si è spostato tra chi vuole abbracciare il futuro e creare un’Unione politica sul continente europeo e chi guarda al passato e vuole alzare le barriere nazionali facendo forza sui populismi;
15) Evitare nocive strumentalizzazioni del debito pubblico per limitare le pratiche democratiche di cittadinanza attiva nei singoli Stati dell’UE: contro l’austerità imposta dall’alto, per un maggiore sostegno all’occupazione invece che ossessivo controllo dell’inflazione da parte della BCE;
16) Varo di un sistema universitario paneuropeo, di tipo e su scala federale: l’Università per definizione non ha confini e non può essere costretta ad angusti limiti nazionali. L’Unione Europea per crescere ha bisogno di puntare sulla formazione di una classe dirigente propriamente europea e all’altezza di quella statunitense: un grande sistema di Grandes Ecoles o di ENA trasposto su scala europea;
17) Nomine di rappresentanti politici propriamente transnazionali, promozione di un sistema europeo di tassazione omogeneo in tutti i 27 Paesi, varo di un nuovo programma di Erasmus PRO per l’apprendistato e l’avvio al lavoro all’estero, contrasto europeo alla precarietà sul lavoro;
18) Riforma semi-presidenzialista in Italia per un governo più forte capace di sostenere un confronto paritario in Europa. Le politiche pubbliche europee sono già fortemente progressiste, basti considerare il grande tema della protezione dei consumatori, ma occorre contrastare la fuga dai parametri europei come se essi fossero astratti o troppo ambiziosi, poiché essi sono un punto di riferimento imprescindibile per tutti gli Stati nazionali;
19) Aprire i seggi lasciati vacanti dalla Gran Bretagna e dalla Brexit alla rappresentanza dei cittadini europei per favorire la riforma dell’UE.

Nel quarto ed ultimo appuntamento del corso di formazione federalista per il 2017, la sezione MFE Roma organizza venerdì 15 dicembre ore 18-20 presso la sede del Consiglio Italiano del Movimento Europeo (CIME) in via A.Brunetti 60 (zona Piazza del Popolo), un incontro pubblico, rivolto ad iscritti e simpatizzanti ed aperto alla partecipazione di esterni interessati, sulle istituzioni ed il procedimento legislativo dell’UE. Si approfondiranno le modalità di elaborazione di un atto legislativo europeo ed il ruolo delle singole istituzioni all’interno di tale processo.

Interverranno sull’argomento:

  • Paolo Ponzano, docente di processo legislativo e governance dell’Unione europea al Collegio europeo di Parma, già Direttore del Segretariato generale della Commissione europea, già Presidente MFE Roma e Responsabile Ufficio Formazione della sezione;
  • Giulia Rossolillo, docente di diritto dell’Unione europea all’Università degli studi di Pavia, direttrice della rivista “The Federalist”, membro della Direzione nazionale MFE ed iscritta alla sezione MFE Pavia;
  • modera l’incontro Anwar Abdallat, docente di diritto dell’UE all’Università LUISS “Guido Carli” Roma e responsabile Ufficio Comunicazione della sezione.

Come terzo appuntamento del corso di formazione federalista, la sezione MFE Roma organizza venerdì 24 novembre ore 18-20 presso la sede del Centro Italiano di Formazione Europea (CIFE) in Salita de’ Crescenzi 26 (zona Pantheon), un incontro pubblico, rivolto ad iscritti e simpatizzanti ed aperto alla partecipazione di esterni interessati, sulla storia del Movimento Federalista Europeo. Sarà un’occasione di grande interesse per comprendere meglio l’evoluzione storica nel pensiero e nell’azione del Movimento, dalla sua nascita durante la Seconda Guerra Mondiale, attraversandone i più di settant’anni di vita e concentrandosi sulle personalità e sui militanti che ne hanno costituito parte nelle varie fasi della battaglia per la Federazione europea. Sarà anche occasione nel dibattito per discutere del ruolo del MFE e della sua strategia politica nel contesto attuale della politica europea e nella sua prospettiva futura.

Interverranno sull’argomento:

  • Sergio Pistone, già docente di storia dell’integrazione europea all’Università di Torino, membro del Consiglio direttivo del Centro studi sul federalismo, nonchè autore di libri ed articoli sulla storia del Movimento Federalista Europeo, attualmente membro della Direzione Nazionale del MFE
  • Raimondo Cagiano de Azevedo, già preside della facoltà di economia di Sapienza Università di Roma, presidente del Centro Italiano di Formazione Europea, nonchè fondatore della Cattedra Altiero Spinelli a Buenos Aires, attualmente Coordinatore nazionale dell’Ufficio del Dibattito del MFE
  • modera l’incontro Anwar Abdallat, docente di Diritto dell’UE all’Università LUISS “Guido Carli” Roma e responsabile dell’Ufficio Comunicazione del MFE Roma.

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