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COMUNICATO STAMPA DEL MOVIMENTO FEDERALISTA EUROPEO

12-03-2012

Martedì 13 Marzo dalle ore 14 il Movimento Federalista Europeo promuove un Presidio in occasione del vertice Monti-Merkel a Piazza Montecitorio dal titolo “Per un’Italia europea. Per un’Europa federale”. Tra le prime adesioni si segnalano quelle del vice presidente vicario del Parlamento europeo Gianni Pittella, del presidente dell’intergruppo federalista alla Camera Sandro Gozi, del responsabile esteri del Partito democratico Lapo Pistelli, e del già euro-deputato Roberto Musacchio (Sel).

“Sono invitati a intervenire in Piazza – afferma il vice segretario del Movimento Federalista Europeo Paolo Acunzo – tutti quei movimenti, esponenti politici e sindacali o semplici cittadini che vogliono contribuire alla costruzione di un’altra Europa. Un’Europa democratica, sociale, solidale e federale. In definitiva tutti coloro che vorranno contribuire alla costruzione degli Stati Uniti d’Europa”.

“L’incontro Monti-Merkel – continua Paolo Acunzo – cade in un momento storico per il nostro paese e per tutta l’Europa. Sarà possibile uscire dalla crisi solo se ci saranno scelte politiche ambiziose e lungimiranti. Solo dotandosi di un governo europeo dell’economia si potrà ridare slancio all’Euro e adottare quelle misure comuni di cui abbiamo urgente bisogno, come i project bonds per gli investimenti o forme di tobin tax che permettano l’istaurazione di un fondo europeo per lo sviluppo sostenibile. Solo con la costruzione degli Stati Uniti d’Europa – conclude Paolo Acunzo – sarà finalmente possibile ridare voce ai cittadini e costruire una compiuta democrazia europea”.

Il Movimento Federalista Europeo invita i rappresentanti dei governi italiano e tedesco a promuovere il rilancio della costruzione federale dell’Europa a partire dalla soluzione dei problemi posti dalla crisi economica e finanziaria.

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COMUNICATO STAMPA DEL MOVIMENTO FEDERALISTA EUROPEO

Martedì 13 Marzo dalle ore 14 il Movimento Federalista Europeo promuove un Presidio in occasione del vertice Monti-Merkel a Piazza Montecitorio dal titolo “Per un’Italia europea. Per un’Europa federale”.

Il MFE ribadisce con questa iniziativa quanto sta già da tempo rivendicando attraverso la Campagna per la federazione europea e la proposta del lancio di un piano europeo di sviluppo sostenibile. In particolare il MFE ritiene indispensabile non solo che l’Italia e la Germania ratifichino al più presto il fiscal compact, ma anche che questi due paesi si pongano all’avanguardia del rilancio sia del progetto per realizzare la federazione europea sia di un New Deal europeo.

In questa ottica riveste una particolare importanza l’annunciato seminario di Berlino del 20 marzo prossimo sul futuro dell’Europa tra i rappresentanti dei governi di almeno nove paesi, che dovrebbe affrontare il tema del rilancio del metodo costituente per un governo democratico della fiscalità, del bilancio, della moneta e dell’economia dell’Eurozona.

Il Movimento Federalista Europeo invita i rappresentanti dei governi italiano e tedesco a promuovere il rilancio della costruzione federale dell’Europa a partire dalla soluzione dei problemi posti dalla crisi economica e finanziaria.

11-03-2012

Link all’Appello Federal Union Now

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COMUNICATO DEL MOVIMENTO FEDERALISTA EUROPEO

Sabato 14 gennaio 2012 alla Sala Capranica a Roma le forze politiche, sindacali e della società civile  si sono trovate a discutere insieme nel corso della “Convenzione sul ruolo dell’Italia per rilanciare l’obiettivo della Federazione europea” organizzata dal Movimento Federalista Europeo e dalla Gioventù Federalista Europea. Il tema della Convenzione, rilanciato con forza dal messaggio inviato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Presidente del MFE Lucio Levi, è stato quello della prospettiva della Federazione Europea come via d’uscita dalla crisi economica, finanziaria e sociale che attanaglia l’Italia. Sono giunti anche messaggi dal Ministro Passera, Presidente del Consiglio della regione Lazio Abbruzzese, il Presidente della Provincia di Roma Zingaretti, il Presidente della Provincia di Ferrara Zappaterra, il Sindaco di Milano Pisapia.

Ha introdotto e presieduto l’evento il Presidente del MFE Lucio Levi.

Tanti interventi hanno voluto ribadire la necessità di realizzare il sogno europeo, quello degli Stati Uniti d’Europa e l’urgenza di avviare il processo di creazione di un Governo economico europeo, che sia democratico e capace di affrontare in modo efficace la crisi del debito sovrano: gli europarlamentari Rinaldi (IDV), Gualtieri (PD), l’On Pistelli e molti rappresentanti degli altri partiti. I Presidenti dell’Intergruppo federalista alla Camera e al Senato, l’On. Sandro Gozi e il Senatore  Roberto Di Giovan Paolo hanno per esempio ribadito il loro sostegno alla visione politica del Movimento Federalista Europeo, alla Campagna per la Federazione europea e al progetto dell’ICE –iniziativa dei cittadini europei- su un piano di sviluppo economico europeo.

Molto significativa è stata l’adesione alla Convenzione da parte delle organizzazioni giovanili dei principali partiti italiani e delle organizzazioni federaliste europee: sono intervenuti Brando Benifei (Vice Presidente di Ecosy e Direzione nazionale dei GD), Rudi Russo e Ermanno Martignetti (Giovani dell’Italia dei Valori), Marco Furfaro (Responsabile politiche giovanili i SEL) e Thomas Tonucci (Giovani di FLI), Pauline Gessant, Presidente JEF, Federico Butti, Presidente GFE, François Xavier Hen, Vice Presidente JEF Francia, Daniel Matteo, International Officer JEF Germania. Questo ha testimoniato come il sogno europeo e la voglia di trasferire il dibattito politico a livello europeo sia vivo anche e soprattutto nei giovani.

Sono intervenuti anche Pier Virgilio Dastoli, Presidente CIME, Andrea Mone, Responsabile per l’Europa della CISL, Luca Cefisi, Responsabile politiche europee PSI, Mario Staderini, Radicali Italiani, Michele Picciano, Presidente AICCRE, Raimondo Cagiano, CIFE, Marco De Andreis, Senior policy fellow di European Council on Foreign Relations, Mario Di Napoli, Presidente AMI, Lorenzo Marsili, European Alternatives, Roberto Musacchio, Altramente, Franco Russo, Osservatorio Europa, Nicoletta Teodosi, CILAP Eapn Italia, Tomasso Dalla Vecchia, ALDA (Strasburgo), Paola Villa, in rappresentanza delle ACLI, Elettra Deiana SEL.

Il Segretario MFE, Franco Spoltore ha concluso i lavori della Convenzione dopodiché la Gioventù Federalista Europea ha voluto portare anche in piazza il suo messaggio con un volantinaggio e un flash mob d’effetto davanti a Montecitorio: al grido “Federazione europea subito” la piazzetta di Montecitorio si è colorata di palloncini e bandiere del MFE.

In un momento di gravissima crisi che porta i cittadini italiani ad essere sempre più sfiduciati nei confronti dell’Unione Europea e delle sue istituzioni, la GFE ha voluto lanciare un messaggio positivo e di speranza per il futuro: quello di intraprendere il cammino degli Stati Uniti d’Europa per ridare dignità alla democrazia e un futuro credibile ai cittadini italiani e ai cittadini europei.

Rassegna stampa su: www.mfe.it

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MFE

 

  Venerdì 25 novembre, ore 16,30

TAVOLA ROTONDA

Federazione Europea, European New Deal e Iniziativa dei Cittadini Europei”

CIFE, Salita de Crescenzi, 26 (Zona Pantheon) Roma

Per la prima volta il trattato di Lisbona ha introdotto uno strumento di democrazia partecipativa che consentirà ad un milione di cittadini di almeno sette paesi dell’Unione europea di chiedere alla Commissione europea la presentazione di un atto legislativo ai fini dell’applicazione dei Trattati. Tale strumento diventerà operativo il 1 Aprile 2012 allorché un Comitato promotore potrà chiedere alla Commissione di registrare un’iniziativa di cittadini europei.

D’altra parte, siamo ormai coscienti dei rischi che corrono sia l’Italia che l’Europa di fronte alla crisi economica e finanziaria ed alle sfide poste dall’emergere di nuove potenze economiche e dalle rivoluzioni in atto nel mondo arabo. Ci sembra evidente che occorre più Europa capace di far fronte alla crisi economica e di agire con maggiore efficacia sul piano internazionale. E’ ormai chiaro che i governi nazionali non sono in grado di far fronte da soli alla crisi economica e di proporre misure incisive per la crescita ed uno sviluppo economico sostenibile. Occorrerebbe dunque una mobilitazione popolare facilitato dalle forze più consapevoli del mondo politico, imprenditoriale, del lavoro e della società civile per rilanciare il progetto europeo e per proporre un piano di sviluppo e di crescita a livello europeo utilizzando il nuovo strumento democratico dell’iniziativa dei cittadini.

Per queste ragioni, il MFE – Movimento Federalista Europeo ha deciso di promuovere per prima in Italia un incontro nazionale con le suddette forze al fine di esaminare la possibilità di un’iniziativa congiunta per proporre alle Istituzioni comunitarie il varo di un piano europeo di sviluppo sostenibile. La riunione dovrebbe permettere non solo di verificare le possibili adesioni a tale iniziativa, ma anche di valutare altre eventuali proposte di iniziative dei cittadini che riflettano le preferenze delle organizzazioni invitate e che potrebbero essere l’oggetto di un’azione condivisa da parte dei partecipanti.

Programma

Presiede:

Lucio LEVI, Presidente nazionale MFE;

Introduce:

Paolo PONZANO, Presidente MFE – Roma;

Interventi programmati:

Beppe ALLEGRI (BIN); Sergio BELLUCCI (Comitato scientifico SEL); Roberto CECCARELLI (Generazione Obama); Roberto DI GIOVAN PAOLO (Senatore PD); Monica DI SISTO (Fair); Federico EICHBERG (Direttore Relazioni internazionali FareFuturo); Alfonso IOZZO (Bureau UEF); Maurizio LANDINI (Segretario FIOM)*; Lorenzo MARSILI (European Alternatives); Stefano MILIA (Segretario CIME); Roberto MUSACCHIO (Osservatorio europeo); Alessandro POLITI (European Common Goods); Pietro SOLDINI (Responsabile Immigrazione CGIL); Nicoletta TEODOSI (CILAP); Nicola ZINGARETTI (Presidente Provincia di Roma)*.

* in attesa di conferma.

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Lunedì 7 novembre 2011, ore 18.00
Parlamento Europeo, Ufficio per l’Italia, Sala delle Bandiere –

via IV novembre 149 – Roma

Oltre multiculturalismo e populismo: l’Europa di domani


 
In occasione dell’uscita del volume “Il domani appartiene al noi”, Rubbettino Editore
e del numero di Semestre Europeo
 
Ne discutono

Miguel GOTORItalia Futura;
Francesco TUFARELLI – Semestre Europeo;
Paolo ACUNZOMovimento Federalista Europeo;
Sergio BIANCHI – Agenfor;
Alfredo MANTICA
Sottosegretario di Stato- Ministero degli Esteri
 
Modera
Paolo QUERCIA
 
Saranno presenti

Federico Eichberg e Angelo Mellone autori del libro

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Il centro Italiano Formazione Europea (CIFE)

Il Consiglio Italiano del Movimento Europeo(CIME),

Il Movimento Federalista Europeo –  sezione “Altiero Spinelli” e

La Gioventù Federalista Europea  – GFE di Roma

organizzano un dibattito sul tema:

“Una Germania europea o un’Europa tedesca?”

Incontro con:
Hartmut Marhold,

Direttore del Centre International de Formation Européenne (CIFE)

è previsto l’intervento di

Francesco Gui

(MFE – Professore Ordinario “Storia dell’Europa” Università La Sapienza)
modera

Tommaso Visone

Gioventù Federalista Europea – GFE

L’incontro si terrà il 12 ottobre, alle 17.00
presso la sede del

CIFE

Salita de’ Crescenzi, 26

00186 Roma

tel. +39.06.6893864

Per informazioni
CIME/MFE/GFE Roma, Piazza della Libertà, 13 00192 Roma tel/fax 0636001705
mfe@mferoma.eu

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ISTITUTO DI STUDI FEDERALISTI “ALTIERO SPINELLI”

IL FEDERALISMO IN EUROPA E NEL MONDO

We, the European peopleFirma l'Appello per la Federazione europea!

Ventotene, 29 agosto – 3 settembre 2011

Scheda confino di Spinelli

La scheda del Ministero degli Interni su Altiero Spinelli

Scarica il programma del

SEMINARIO DI VENTOTENE

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Alcuni possibili punti di programma per un nuovo governo

 

La questione italiana è centrale nell’attuale quadro politico dell’Unione europea, in quanto il nostro paese – membro fondatore che ha storicamente promosso il processo di integrazione – può risultare essenziale per il compimento del processo di unificazione federale dell’Europa, a partire dall’esigenza di dotarsi di un comune governo dell’economia sentita tra i paesi membri dell’Eurogruppo, qualora esso riassuma il ruolo di impulso e la competenza necessaria di cui ha dato prova nelle fasi fondative delle Comunità e dell’Unione. Attualmente, però, si constata facilmente la totale inadeguatezza del quadro politico e della attuale compagine di governo nazionale in tale prospettiva, con la conseguenza di rendere il nostro paese inaffidabile nei confronti dei partner e oggettivamente controproducente per il processo di integrazione europea.

Dunque qualsiasi futuro governo, che abbia a cuore il futuro del nostro paese e che possa essere definito europeista non solo a parole, dovrebbe impegnarsi attivamente nella promozione dei valori, della cultura, delle necessarie riforme, delle battaglie indispensabili al conseguimento dell’obiettivo dell’Italia europea, ovvero al ripristino della credibilità, delle competenze, dell’efficienza e dell’impegno richiesti al nostro paese non solo per esser parte attiva dell’Unione e del mercato unico europeo, ma anche per condurre a termine il processo di integrazione federale dell’Europa come prioritario obiettivo della politica nazionale.

A tal fine alcuni possibili punti di programma di un prossimo governo potrebbero essere:

 

Risanamento finanziario e coesione sociale

– Riduzione della spesa pubblica, attraverso forti razionalizzazioni negli apparati amministrativi centrali e periferici e dello stato (eliminando sprechi ed inefficienze); riduzione del numero delle regioni, delle province e dei comuni ; drastico taglio dei costi della politica (dimezzamento del numero dei parlamentari, riduzione del numero dei consiglieri regionali, forte riduzione dei costi degli eletti, in linea con la media europea; nuova legge elettorale);

– Indicazione di obiettivi e misure precise per giungere nel Bilancio statale ad un avanzo primario (tra le quali, riduzione dell’area di evasione fiscale) ed impegno a portare il debito pubblico sotto il 100% del PIL nell’arco di cinque anni come premessa all’inserimento nella Costituzione di limiti all’indebitamento dello Stato e negli Statuti regionali e comunali dell’obbligo, a regime, del Bilancio in pareggio;

– Coesione sociale e attenuazione degli effetti devastanti della disoccupazione: promozione di un servizio civile europeo per i giovani; definizione in sede europea degli standard sociali minimi al fine di evitare politiche di dumping sociale; reddito minimo garantito; cittadinanza di residenza degli immigrati, secondo normative da definire in sede europea.

Federalismo fiscale e Legalità

– Completamento della riforma del Titolo V della Costituzione, con l’istituzione di un Senato delle regioni e, a livello regionale, di una Camera regionale delle autonomie locali, in modo che ciascun livello di governo sia responsabile di fronte ai propri cittadini dell’approvazione della legge di bilancio e della politica di perequazione di competenza;

– Assegnazione ai diversi livelli di governo della capacità fiscale impositiva in funzione dei beni pubblici da erogare;

– Lotta all’evasione fiscale ed all’economia sommersa, con l’obiettivo di giungere entro 5 anni ad una percentuale di evasione fiscale pari alla media di quella europea (circa il 13% del PIL) con un significativo recupero dei proventi fiscali da reddito di lavoro autonomo e d’impresa;

– Lotta alla criminalità organizzata ed alla collusione tra politica e affari, grazie anche alla responsabilizzazione degli amministratori locali a fronte di una finanza locale autonoma e tendenzialmente autosufficiente.

Politica europea

– Azione volta a far prevalere l’interesse europeo nella costituzione del “governo economico” attraverso il ricorso al metodo federale, anziché a quello intergovernativo;

– Potenziamento del bilancio europeo, con l’introduzione di un’imposta europea ed il ricorso agli “UnionBonds”, legati all’avvio di un Piano europeo di sviluppo ecologicamente e socialmente sostenibile;

– Promozione del suddetto Piano europeo di sviluppo sostenibile, basato sulla costruzione di infrastrutture europee, su investimenti in formazione, ricerca e innovazione soprattutto nel settore delle nuove tecnologie (green economy);

– Completa attuazione delle disposizioni del Trattato di Lisbona, anche con il ricorso allo strumento delle cooperazioni rafforzate, per quanto riguarda l’attuazione di una politica industriale europea nei settori dell’industria avanzata e della ricerca, al fine di sostenere la produttività e la crescita;

– Iniziativa per realizzare cooperazioni strutturate nel campo della difesa e della politica di sicurezza, volte a creare una “difesa europea” ed un sistema di sicurezza europeo in tema di lotta al terrorismo ed alla criminalità organizzata, nella certezza che una politica europea di questi campi è più efficiente e meno costosa, grazie alle economie di scala, e nel contempo consente di ottenere forti risparmi nei corrispondenti capitoli dei bilanci nazionali;

– Iniziativa di cooperazione strutturata nel settore dell’energia, basata sulla creazione di una rete energetica comune, un mercato europeo dell’energia con “campioni” europei, e volta a sviluppare un piano energetico europeo a partire da un forte impulso per la ricerca e lo sviluppo delle energie rinnovabili, anziché perseguire le velleità di un’impossibile politica energetica nazionale, inevitabilmente subalterna ai paesi fornitori di gas e petrolio;

– Iniziativa volta a definire una politica europea nel settore dell’immigrazione, con la definizione di norme europee in tema di gestione dei flussi, accoglienza e avviamento al lavoro, diritti politici e sociali, cittadinanza europea sulla base della residenza dopo un certo numero di anni;

– Lancio dell’obiettivo della federazione europea, anche tra un’avanguardia di stati, attraverso un metodo costituente democratico implicante deliberazioni e ratifiche fondate sul principio della doppia maggioranza dei cittadini e degli stati; le elezioni europee del 2014 dovranno essere il tempo e il luogo del rilancio del processo costituzionale europeo.

 

A cura di

Commissione nazionale di studio “Per un’Italia europea”

MFE – Movimento Federalista Europeoi

 

i Per informazioni contattare il Coordinatore nazionale della Commissione, Paolo Acunzo c/o MFE – Roma, Piazza della Libertà, 13 00192 Roma. www.mferoma.eu Tel/Fax 0636001705 Email: mfe@mferoma.eu

 

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di Paolo Acunzo

Lo scorso 18 luglio il MFE Roma ha lanciato la raccolta di firme all’appello “Noi popolo europeo chiediamo la Federazione europea”, coinvolgendo nella distribuzione di materiale informativo le altre forze federaliste (AICCRE, CIFE, CIME, ecc.) e le Rappresentanze in Italia di Commissione e Parlamento europeo. Per l’occasione il MFE Roma ha organizzato una Giornata sull’Europa, allestendo presso l’area Caracalla uno stand con bandiere e magliette federaliste, predisposto il volantinaggio dell’appello, della dichiarazione “l’ultimo campo di battaglia”, di una sintesi della mozione “Per un’Italia europea” e di materiale informativo della GFE a beneficio delle centinaia di persone che incuranti del caldo hanno partecipato alla giornata. Tale evento è stato organizzato nell’ambito del dibattito conclusivo della serie di incontri “La Festa Democratica incontra l’Europa”, promossa da Ines Caloisi insieme ad altre attiviste del PD presso la Festa dell’Unità di Roma, a cui hanno partecipato numerosi iscritti al MFE Roma (tra i relatori dei vari incontri Acunzo, Bronzini, Caloisi, Di Giovan Paolo, Gozi, Gui, Pietrosanti, Serracchiani e Visone), con il risultato di suscitare un largo interesse sulle questioni europee e un generale consenso per la causa federalista.

Nella stessa giornata si è tenuto il dibattito “il contributo per un’Italia Europea” durante il quale si sono toccate diverse problematiche dell’attualità europea: il precariato e il mondo giovanile (Brando Benifei); la questione di genere e il ruolo delle donne nelle società europee (Marzia Ventimiglia); la situazione politica in Ungheria e i suoi effetti nel contesto comunitario (Stefano Fundelizzi). Con i quattro parlamentari europei intervenuti la brava giornalista RAI Marcella Sullo che ha condotto le interviste si è maggiormente concentrata sulle questioni di fondo del processo di integrazione europea. Debora Serracchiani ha lamentato la mancanza di un’arena politica europea, resa ancora più grave in Italia dall’incapacità di costruire una reale classe dirigente europea. Concetto ripreso da David Sassoli, Capo delegazione del PD al Parlamento europeo, come causa essenziale di perdita di peso dell’Italia in Europa. La dettagliata analisi sulle ragioni finanziarie della crisi europea svolta da Roberto Gualtieri è stata ripresa dal Vice Presidente vicario del Parlamento europeo Gianni Pittella, il quale ha evidenziato la necessita di creare una Agenzia di rating dell’Unione europea e l’introduzione di EuroBonds per incentivare la crescita. Il Vice Segretario nazionale MFE, Paolo Acunzo, ha presentato gli ideali che ispirarono settant’anni fa il Manifesto di Ventotene e ripreso molti degli spunti proposti dai relatori (“L’Europa è bloccata da 27 interessi nazionali”, Serracchiani; “Occorre assumere scelte coraggiose, ma non ci sono leaders europei all’altezza”, Pittella; “All’Europa serve una svolta politica per rilanciare il processo di integrazione”, Gualtieri) per rilanciare la necessità immediata di dotarsi di un Governo europeo dell’economia come premessa per la costruzione non più rinviabile degli Stati Uniti d’Europa.

Tutti i relatori si sono ritrovati concordi sulla necessità di costruire un’Italia europea per far riacquistare al nostro paese il suo tradizionale peso e ruolo in Europa. Questo obiettivo dovrebbe divenire l’elemento identificativo di tutte le forze di progresso, in netta contrapposizione con quelle spinte xenofobe, populiste ed euroscettiche di cui la destra è portatrice in tutta Europa. Passando alle proposte operative da un canto Sassoli ha paventata l’idea di realizzare incontri periodici con i parlamentari europei in modo da poter avere uno scambio di opinioni sulle questioni scottanti dell’Agenda europea, mentre dall’altro Gualtieri ha invitato ad aprire un approfondimento politico – culturale per costruire un fronte comune in Europa delle forze progressiste e federaliste europee. Il MFE ha dato subito la sua disponibilità a dare seguito ad entrambe le proposte operative e ripromesso di organizzare altre simili iniziative visto l’interesse suscitato tra i partecipanti.

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Oggi mercoledì 25 maggio a Roma

alle ore 17.00 presso la CGIL nazionale 

Corso d’italia, 25 sala Di Vittorio

European Alternatives, Movimento Federalista Europeo, ARCI, CGIL, Da Sud, Osservatorio Europa, CIME, FLARE, Assopace, Uisp

organizzano un incontro per discutere su:

UNA RINNOVATA POLITICA EUROPEA A FAVORE DELLA TRANSIZIONE DEMOCRATICA IN MAGHREB / MASHREK

Firma l’appello:

APPELLO PER UNA RINNOVATA POLITICA EUROPEA A FAVORE DELLA TRANSIZIONE DEMOCRATICA IN MAGHREB E DEI DIRTTI DEI MIGRANTI

Appello al Parlamento europeo, alla Commissione europea e al Consiglio europeo

L’Europa è di fronte ad un’occasione unica di sanare le storiche ferite che la dividono dai paesi del Maghreb, sostenendo la transizione democratica in atto. Ma assente come entità politica, in questi giorni cruciali l’Unione europea si mostra agli occhi del mondo divisa tra la diplomazia delle bombe di Sarkozy, la paranoia xenofoba del governo italiano e l’indifferenza tedesca.

Lampedusa rappresenta, prima ancora di una tragedia, l’incapacità delle classi politiche nazionali di intercettare la volontà di cambiamento dei paesi del Maghreb e di mettere in piedi una ridefinizione dei rapporti nord-sud che vada oltre la fallimentare e cinica logica dell’emergenza continua, sbandierata per meri fini elettorali.

Le politiche nazionali nei confronti del fenomeno migratorio si sono rivelate finora inadeguate dal punto di vista della sua gestione (ingressi, accoglienza, inserimento, ecc.), da quello della tutela dei diritti individuali, civili e sociali, cosi come inadeguate sono le politiche di cooperazione e l’aiuto allo sviluppo.

Come la recente querelle tra Francia e Italia sulla questione dei migranti tunisini dimostra, la mancanza di una vera politica europea sulla migrazione ha determinato, insieme ad evidenti ingiustizie e a lesioni gravi del diritto internazionale, una situazione confusa, incerta e contraddittoria incapace di garantire la tutela dei diritti umani, civili, politici, sociali ed economici dei migranti e dei richiedenti asilo.

Consapevoli che l’accoglienza di chi fugge dalla povertà e dalle guerre è necessaria ma non sufficiente sosteniamo la richiesta che emerge da tutti i movimenti sociali dei paesi africani per il diritto a restare e a partire. Soltanto lo sviluppo democratico, sociale ed economico può rendere il Maghreb un’area libera ed indipendente, dove le giovani generazioni possono costruire il loro futuro.

Siamo convinti che solo il rilancio del progetto di unità politica europea possa finalmente esprimere una politica estera e di sicurezza al servizio della pace, della democrazia, della giustizia e della solidarietà a livello internazionale; dichiariamo prioritaria la definizione di una nuova strategia europea di vicinato per i paesi del Maghreb e di co-sviluppo equo e compatibile con i delicati equilibri ambientali  per l’intera regione del Mediterraneo a partire dai seguenti punti:

1. Esercizio di pressioni politiche e diplomatiche dell’Unione europea per garantire il pieno rispetto delle domande e aspirazioni democratiche dei popoli del Maghreb.

2. Varo di una direttiva europea che preveda un permesso di soggiorno per la ricerca di lavoro secondo criteri da stabilire in cooperazione con i Paesi del Maghreb, con il fine di creare un canale semplice, legale e unitario per i cittadini nordafricani interessati a lavorare o studiare all’interno dell’Unione europea, nel rispetto del diritto alla mobilità e nella piena consapevolezza del contributo dei migranti alla sostenibilità dei sistemi sociali europei.

3. Obbligo al rispetto assoluto del principio del non respingimento e sviluppo di standard minimi vincolanti per tutti i paesi europei sul trattamento dei richiedenti asilo e dei migranti irregolari, atti a garantire il pieno rispetto della dignità di ogni essere umano.

4. Ratifica europea della Convenzione dell’ONU sui diritti dei lavoratori migranti e delle loro famiglie, approvata dall’Assemblea delle Nazioni unite il 18/12/1990 ed entrata in vigore nel 2003 ma non ancora ratificata da alcun paese dell’Ue.

5. Sostituzione del regolamento di Dublino con una vera politica europea di accoglienza dei richiedenti asilo, come auspicato dalle istituzioni europee nel Programma di Stoccolma.

6. Superamento del legame tra cittadinanza e nazionalità – che esclude milioni di immigrati dai diritti politici, sociali e civili – al fine di fondare la cittadinanza europea sulla residenza.

7. Rilancio di una politica europea di aiuto allo sviluppo che razionalizzi l’impiego delle risorse nazionali mettendo in piedi un piano per il nord Africa finalizzato allo sviluppo agricolo, alla gestione comune di acqua ed energie alternative e all’integrazione economica e politica dell’area, dando un impulso unitario a progetti a rilancio dell’economia dei paesi del Maghreb e a sostegno della transizione democratica in atto.

8. Creazione di uno strumento diretto di finanziamento per giovani maghrebini per incentivare l’avvio di nuove iniziative economiche o cooperative sul territorio.

9. Infine, la convocazione di una Convenzione Euromediterranea, aperta alla società civile, con il mandato di stendere una bozza di accordo che avvii un processo di allargamento dell’area di libera circolazione ai Paesi del mediterraneo con il consenso di tutte le parti.

PER FIRMARE CLICCA QUI:

EUROPEAN ALTERNATIVES APPELLO MAGHREB

Primi firmatari

European Alternatives (Transnazionale)

Movimento Federalista Europeo (Italia)

Egyptian Democratic Academy (Egitto)

Migrant Rights Network (Gran Bretagna)

Flare (Transnazionale)

CGIL (Italia)

Arci (Italia)

Osservatorio Europa (Italia)

Tavola della Pace (Italia)
Associazione per la Pace (Italia)

Consiglio Italiano del Movimento Europeo (Italia)
Un ponte per… (Italia)

UEF Franche-Comté (Francia)
Coordinamento Donne contro il Razzismo della Casa Internazionale delle Donne di Roma (Italia)

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