Convenzione cittadini europei

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MOVIMENTO FEDERALISTA EUROPEO

Centri Regionali di Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Lazio e Puglia

IL PROGRAMMA AGGIORNATO

CONFRONTO MFE – MONDO DELLA POLITICA:

QUALI INIZIATIVE COMUNI PER LA FEDERAZIONE EUROPEA ?

Sabato 29 e Domenica 30 Gennaio 2011

Grand Hotel Adriatico, Montesilvano – PESCARA

Sab 29, ore 14: Registrazione dei partecipanti e saluti delle Autorità Un programma di governo per l’Europa” 

Antonio LONGO, Resp. Uff. Campagna MFE

 

Presentazione dei lavori 

Paolo ACUNZO, Vice Seg. Naz. MFE

 

TransEuropa Festival” 

Lorenzo MARSILI, European Alternatives

Europa e Mezzogiorno” 

Enzo AMENDOLA, Seg. PD Campania

 

Le iniziative dei federalisti in Europa” 

Guido MONTANI, Vice Pres. UEF

 

La protezione del lavoro in Europa” 

Grazia BORGNA, Dir. Naz. MFE

 

Osservatorio europeo” 

Roberto MUSACCHIO, Resp. Europa SEL

Il reddito minimo garantito” 

Papi BRONZINI, BIN – Italia

Le Primarie del Popolo europeo” 

Paolo ORIOLI, Comitato per le Primarie sempre

 

La formazione in Europa” 

Raimondo CAGIANO, Pres. CIFE

Il Movimento dei Movimenti” 

Roberto PALEA, Dir. Naz. MFE

 

Le Convenzioni dei cittadini europei” 

Virgilio DASTOLI, Pres. CIME

 

Una Scuola di politica europea” 

Stefano PIETROSANTI, Forum Nazionale Giovani

L’intergruppo federalista in Italia” 

Roberto DI GIOVAN PAOLO, Pres. Intergruppo

 

I Diritti civili dei Federalisti” 

Alcide SCARABINO, Uff. Campagna MFE – Roma

Un Congresso trans-frontaliero per il MFE” 

Ugo FERRUTA, Seg. MFE – Friuli Venezia Giulia

 

Bilancio europeo e sistemi contabili” 

Pierluigi SORTI, Ass. Innovatori europei

Il Gruppo Spinelli” 

Sandro GOZI, Resp. Europa PD

 

Cento città per la Federazione europea” 

Luisa TRUMELLINI, Dir. Naz. MFE

Le campagne sui cambiamenti climatici 

Maurizio GUBBIOTTI, Cord. Seg. LegAmbiente

 

Il debito ecologico tra Nord e Sud del mondo” 

Lamberto ZANETTI, Seg. MFE – Emilia Romagna

Una proposta federalista ai partiti” 

Francesco GUI, MFE – Lazio

Dom 30, ore 13: Conclusioni 

A cura del Comitato promotore: Paolo ACUNZO, Eliana CAPRETTI, Liliana DI GIACOMO, Damiana GUARASCIO e Lamberto ZANETTI

Formula del confronto: Ogni proposta di iniziativa sarà presentata da una relazione di dieci minuti a cui seguiranno interventi liberi dei partecipanti di circa cinque minuti. Il Comitato promotore curerà la redazione di un documento di sintesi del dibattito che verrà presentato al Congresso nazionale MFE (Gorizia, 11-13/03/2011).

La partecipazione è aperta a tutti gli interessati ed è possibile prenotare l’apposito pacchetto notte del sabato e pasti di sabato e domenica (€ 60 in singola; € 45 in doppia) contattando direttamente l’albergo: info@grandhoteladriatico.com Tel. 085.4452695 Fax 085.4683270 www.grandhoteladriatico.com

Per facilitare le prenotazioni utilizza  il form PRENOTAZIONE ALBERGHIERA 29-30 gennaio 2011-2 CLICCA QUI

Come raggiungere il Grand Hotel Adriatico-2 – CLICCA QUI

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Convenzione dei cittadini europei

Proseguono i lavori della Convenzione dei Cittadini Europei

Nell’ambito della Convenzione dei Cittadini Europei sui diritti collettivi e beni comuni, gli incontri di studio programmati per il 2011 sono i seguenti:

1. Il significato di “beni comuni” (giovedì 20 gennaio 2011, ore 14,30 -19)*

Negli ultimi tempi è emersa come questione cruciale per il futuro dell’umanità quella dei “beni comuni”: aria, acqua, clima, conoscenza, cultura e beni culturali, orbite satellitari, bande dell’etere, risorse minerarie dei fondi marini, biodiversità, ecc. Oggi la crisi economico-finanziaria manifesta una potenza distruttiva ma anche un potenziale di cambiamento che si riverberano entrambi direttamente sulla problematica dei “beni comuni” Del resto, se la crisi non è un incidente di percorso ma è crisi strutturale di un intero modello di sviluppo che con essa deflagra, solo i “beni comuni” potranno operare come bussola per il veicolamento produttivo degli avanzamenti della scienza e della tecnica, gli investimenti di lungo termine, la gamma di azioni richieste dalla messa in opera di un nuovo modello di sviluppo. La costruzione di un quadro di carattere generale sulle definizioni e sugli orientamenti del dibattito intorno ai “beni comuni”, materiali e immateriali, mostra che la produzione e riproduzione di questi beni, essenziali per l’ordine sociale, pone in questione l’intero assetto istituzionale e informale delle società: il rapporto con i “beni pubblici”, diritto naturale e diritto positivo, condizioni di produzione,  condizioni di escludibilità-rivalità. Non a caso le stesse costituzioni moderne mettono al loro centro la problematica dei “beni comuni”. I “beni comuni” rimandano alla questione del “legame sociale” e dell’erosione delle basi morali della società, incorporano il potenziale dello “sviluppo umano”, ripropongono interrogativi sui limiti della mercificazione e del primato del mercato. Occorre capire perché i conflitti globali riguardino oggi così intensamente i “beni comuni”, naturali e culturali, artificiali e virtuali. In gioco sono diritti fondamentali, costituzioni, contratto sociale, governance, qualità e dignità della vita umana e sociale

Relazioni: Carlo Donolo,  Maurizio Franzini,  Stefano Rodotà
Discussione
Coordina:  Laura Pennacchi

* Il primo incontro a carattere “introduttivo” non prevede il  “focus”.

2. La scoperta dei “beni comuni”(giovedì 24 febbraio 2011, ore 14,30 -19)

In quanto presupposti indispensabili della vita e della società umane i “beni comuni” sono sempre esistiti, ma non sempre si è avuta coscienza della loro essenza che risiede in primo luogo nell’essere “il limite” senza il quale si compie la “tragedia”. Mentre nelle società tradizionali questa coscienza era sancita religiosamente, nelle società moderne il limite è stato via via spostato per divenire infine evanescente sotto la spinta del meccanismo della crescita illimitata, trasformando il rischio cui sono esposti i beni comuni in un rischio sistematico, inerente cioè al sistema e al processo sociale. Il moderno paradigma asociale dell’homo oeconomicus ha sequestrato l’umana semantica del “bene”  nei ristretti confini della valorizzazione economica, della trasformazione di ogni aspetto della vita in oggetto della tecnica e della razionalità economica. Dal punto di vista analitico, la “scoperta” o la “riscoperta” dei beni comuni, ovvero una loro distinzione concettuale, si data ai primi studi di Garret Hardin (The Tragedy of the Commons in “Science”, 1968) che hanno avviato il dibattito contemporaneo, tuttavia ci sono numerosi e illustri antecedenti che si possono far risalire almeno fino alle idee di Hobbes sulla natura dell’ordine sociale. Un lungo itinerario nella storia dei saperi (filosofici, giuridici, economici, sociologici, politologici) che si arricchisce in corrispondenza con l’odierno incessante aggiornamento del dizionario dei “beni comuni”, materiali e immateriali, e della complessità dei loro nessi. La “scoperta” dei beni comuni ripropone, ad esempio, tutti i problemi classici delle costituzioni moderne, dalla questione del potere legittimo, a quello della cittadinanza, dai diritti dell’uomo e del cittadino alla loro estensione globale. La riflessione intorno ai  fondamenti culturali e ai paradigmi ermeneutici si propone oggi come costituiva  per la concettualizazione e l’analisi dei “beni comuni”.

Relazioni: Giacomo Marramao, Elena Pulcini
Focus: Alessandro Montebugnoli, “I nuovi orientamenti del capitale finanziario”
Discussione
Coordina: Gabriella Turnaturi

3. La tragedia dei “beni comuni” (giovedì 24 marzo 2011, ore 14,30-19)

Il tema dei “beni comuni” si è imposto nel dibattito pubblico nel momento stesso in cui si è presa coscienza della crescente violazione ed esauribilità di risorse vitali per la sopravvivenza delle generazioni viventi e future, dalla più evidente “tragedia” della  mercificazione ed esauribilità delle risorse naturali alla “tragedia” dei diritti collettivi negati. La crisi ambientale ha rappresentato il primo e fondamentale stimolo a elaborare la nozione di “bene comune”, in quanto tale sottratto alle logiche patrimoniali e di mercato che storicamente hanno condotto allo sfruttamento indiscriminato e alla devastazione delle risorse naturali e che ora, sotto le spoglie di una “valorizzazione” capace di “preservarle”, ne legittimano la privatizzazione. L’acqua, l’aria, il clima, la biodiversità sono diventati “beni comuni fondamentali” quando la parabola ottimistica dell’attuale modello di sviluppo è giunta a compimento, mostrando il “tragico” destino degli equilibri ecologici del pianeta. Oggi che le scarsità principali riguardano tempo, compagnia, comunità, la “tragedia dei commons” non ci appare più quella che ci è stata raccontata. Il problema della giustizia ambientale, del diritto all’accesso e al godimento universali di beni essenziali alla vita, chiama in causa le stesse basi morali e materiali della democrazia, la logica individualistica dei diritti e la dimensione nazionale della rappresentanza, quindi il senso di appartenenza comunitaria e di equità sociale e intergenerazionale, le politiche di tutela, offerta e redistribuzione delle risorse naturali e della ricchezza da loro derivante, la questione di un governo globale dei poteri economici sovranazionali.

Relazioni: Piero Bevilacqua, Luigi Ferrajoli
Focus: Ugo Mattei, “L’acqua e le privatizzazioni”
Discussione
Coordina: Catia Papa

4. La conoscenza come “bene comune” (giovedì 14 aprile 2011, ore 14,30-19)

La conoscenza è il principale motore delle moderne società il cui sviluppo dipende largamente dalla formazione, dalla ricerca, dalla diffusione dei saperi creativi e innovativi. La conoscenza è dunque una risorsa da condividere ed è un “bene comune” proprio in quanto costituisce un patrimonio collettivo soggetto a fenomeni di depauperamento e di esclusione. Nella società della conoscenza, in cui strumenti tecnologici sempre più potenti sembrano garantire infinite possibilità di trasmissione e di condivisione dei saperi, aumentano in modo preoccupante le forme di limitazione o di esclusione nell’accesso alle risorse. Norme sempre più restrittive sulla proprietà intellettuale, (cultural) digital divide, sovraccarichi cognitivi per eccessivi flussi di informazione, mancanza di risorse, sono solo alcuni dei  fattori che mettono a rischio lo stesso carattere di bene comune della conoscenza. La sua “sostenibilità”, la garanzia cioè di preservare e amplificare un sistema ecologico-sociale della conoscenza “utile”, comporta la definizione e la condivisione di nuove regole non più esclusivamente basate su modello della competizione e sulla valorizzazione economica. È necessario dunque ripensare la questione della proprietà intellettuale, il copyright, i brevetti; così come il ruolo svolto dalle infrastrutture e dalle istituzioni della conoscenza (scuole, università, biblioteche, archivi…), le forme di creazione, condivisione e conservazione digitale dei saperi. Garantire l’accesso alla conoscenza e la sua diffusione globale è una delle principali sfide a cui è chiamata oggi la democrazia.

Relazioni: Enzo Rullani, Giovanna Grignaffini
Focus: Fiorello Cortiana, “Internet e open source”
Discussione
Coordina:  Giancarlo Monina

5. Governare i “beni comuni” (giovedì 19 maggio 2011, ore 14,30-19)

Interrogarsi sulle istituzioni per i beni comuni significa risalire al contratto, il diritto privato, il diritto pubblico, la tassazione e gli altri tipi di risorse, l’impresa pubblica, l’impresa privata, l’impresa cooperativa. Significa anche riproporsi interrogativi sul rapporto tra “giusto” e “bene”, sui rapporti tra etica della giustizia e altre etiche, per esempio etica della “responsabilità” ed etica della “cura”. I “beni comuni” non pongono solo questioni di giustizia redistributiva ma anche di giustizia allocativa: l’asimmetria nell’accesso a beni essenziali, infatti, implica un’impasse del processo democratico e l’“incapacitazione” (la lesione delle capacità fondamentali) dei gruppi marginalizzati. Più specificamente: quale mix di politiche strutturali e di redistribuzione è richiesto dai “beni comuni”? Quale posto dare al paradigma delle “capacità” di Sen o a ipotesi di trasferimenti monetari generalizzati (tipo il “reddito di cittadinanza”, a cui molti sostengono si debba preferire il “lavoro di cittadinanza”)? Quali possono essere i vantaggi comparati delle diverse forme di impresa anche con riferimento alla rappresentanza e alla partecipazione dei diversi stakeholders? Ancora, come tenere conto, anche sul piano del disegno istituzionale, delle responsabilità nei confronti delle generazioni future? Infine, anche se solo a scopo esemplificativo, quali nuove sfide il governo dei beni comuni pone in termini di giustizia globale?

Relazioni: Edoardo Reviglio, Maria Rosaria Ferrarese
Focus: Giuliano Poletti, “La cooperativa di comunità come bene comune”
Discussione
Coordina:  Chiara Giorgi

6. “Beni comuni” e democrazia* (giovedì 23 giugno  2011, ore14,30-19)

Il mondo globale presenta caratteristiche a buon diritto definibili paradossali. Primo paradosso: la distribuzione dei redditi. Negli Usa, ad esempio, i dati disponibili ci dicono che, al netto della crisi, la reaganomics (egemone anche sui clintoniani) ce l’ha fatta a rimettere le lancette indietro di oltre 80 anni, riportando la geografia sociale dell’America a prima della Grande Depressione. I 300.000 americani più ricchi dichiarano un reddito pari a quello cumulato dai 150 milioni di statunitensi più poveri. Ciò significa che l’un per mille in cima alla scala dei redditi incassa quanto il 50% che sta in basso. Una disparità così non la si vedeva dal 1928. Non sbaglia dunque chi auspica un nuovo New Deal mondiale che, come accadde nel secondo dopoguerra, ancori la diffusione dei valori immateriali della libertà e della democrazia a concreti meccanismi di contenimento delle più eclatanti ingiustizie economiche. Con una importante differenza. Oggi è Internet il vero Palazzo di Vetro in cui far risuonare parole d’ordine capaci di colpire cuore e mente dei cittadini del mondo. Niente di questa realtà è scontato. La storia ci insegna che conoscenza e libertà non sono beni uguali alla terra e all’acqua, capaci di sopravvivere al regime di proprietà privata, bensì beni relazionali, che traggono cioè valore dall’arricchire le relazioni tra gli umani. A questo si allude quando si parla di effetto-rete: ogni nuovo ingresso arricchisce il tessuto connettivo, rendendo  più conveniente la partecipazione e così attirando nuovi membri. Come tutti i fenomeni nuovi, esso richiede nuove elaborazioni, oltre l’universalismo delle nostre pur venerabili Carte dei diritti. Nella società della conoscenza la sfera pubblica si ridefinisce, così come la cittadinanza territoriale e deterritorializzata, mentre emergono nuove forme di appartenenza e si affermano nuovi processi di democrazia deliberativa.

Relazioni: Luigi Bobbio, Nadia Urbinati, Pietro Costa
Discussione
Coordina: Gabriella Bonacchi

* L’ultimo incontro a carattere “conclusivo” non prevede il  “focus”.

Per informazioni, approfondimenti e adesioni:

www.diritticollettivi.eu

info@diritticollettivi.eu

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MOVIMENTO FEDERALISTA EUROPEO

Centri Regionali di Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Lazio e Puglia

 

 

 

 

 

Programma provvisorio

 

CONFRONTO MFE – MONDO DELLA POLITICA:

QUALI INIZIATIVE COMUNI

PER LA FEDERAZIONE EUROPEA ?

Sabato 29 e Domenica 30 Gennaio 2011

Grand Hotel Adriatico, Montesilvano – PESCARA

 

 

Sab 29, ore 14: Registrazione dei partecipanti e saluti delle Autorità

Una proposta federalista ai partiti”

Francesco GUI, MFE – Roma

 

Presentazione dei lavori

Paolo ACUNZO, Vice Seg. Naz. MFE

 

Un programma di governo per l’Europa”

Antonio LONGO, Resp. Uff. Campagna MFE

Europa e Mezzogiorno”

Enzo AMENDOLA, Seg. PD Campania

 

TransEuropa Festival”

Lorenzo MARSILI, European Alternatives

La protezione del lavoro in Europa”

Grazia BORGNA, Dir. Naz. MFE

Le iniziative dei federalisti in Europa”

Guido MONTANI, Vice Pres. UEF

 

Il reddito minimo garantito”

Papi BRONZINI, BIN – Italia

Osservatorio europeo”

Roberto MUSACCHIO, Resp. Europa SEL

 

La formazione in Europa”

Raimondo CAGIANO, Pres. CIFE

Il Movimento dei Movimenti”

Roberto PALEA, Dir. Naz. MFE

 

Le Convenzioni dei cittadini europei”

Virgilio DASTOLI, Pres. CIME

 

Una Scuola di politica europea”

Stefano PIETROSANTI, Forum Nazionale Giovani

L’intergruppo federalista in Italia”

Roberto DI GIOVAN PAOLO, Pres. Intergruppo

 

I Diritti civili dei Federalisti”

Alcide SCARABINO, Uff. Campagna MFE – Roma

Un Congresso trans-frontaliero per il MFE”

Ugo FERRUTA, Seg. MFE – Friuli Venezia Giulia

 

Primo Marzo: Sciopero degli stranieri”

Francesca TERZONI, Coord. Naz. 1 Marzo

 

Il Gruppo Spinelli”

Sandro GOZI, Resp. Europa PD

 

Cento città per la Federazione europea”

Luisa TRUMELLINI, Dir. Naz. MFE

Ecologia ed Europa”

Maurizio GUBBIOTTI, Cord. Seg. LegAmbiente

 

Dom 30, ore 13: Conclusioni

A cura del Comitato promotore: Paolo ACUNZO, Eliana CAPRETTI, Liliana DI GIACOMO, Damiana GUARASCIO e Lamberto ZANETTI

 

Formula del confronto: Ogni proposta di iniziativa sarà presentata da una relazione di dieci minuti a cui seguiranno interventi liberi dei partecipanti di circa cinque minuti. Il Comitato promotore curerà la redazione di un documento di sintesi del dibattito che verrà presentato al Congresso nazionale MFE (Gorizia, 11-13 Marzo 2011).

La partecipazione è aperta a tutti gli interessati ed è possibile prenotare l’apposito pacchetto notte del sabato e pasti di sabato e domenica (€ 60 in singola; € 45 in doppia) contattando direttamente l’albergo: info@grandhoteladriatico.com Tel. 085.4452695 Fax 085.4683270 www.grandhoteladriatico.com

MOVIMENTO FEDERALISTA EUROPEO

Centri Regionali di Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Lazio e Puglia

 

Programma provvisorio

 

CONFRONTO MFE – MONDO DELLA POLITICA:

QUALI INIZIATIVE COMUNI PER LA FEDERAZIONE EUROPEA ?

Sabato 29 e Domenica 30 Gennaio 2011

Grand Hotel Adriatico, Montesilvano – PESCARA

 

 

Sab 29, ore 14: Registrazione dei partecipanti e saluti delle Autorità

Una proposta federalista ai partiti”

Francesco GUI, MFE – Roma

 

Presentazione dei lavori

Paolo ACUNZO, Vice Seg. Naz. MFE

 

Un programma di governo per l’Europa”

Antonio LONGO, Resp. Uff. Campagna MFE

Europa e Mezzogiorno”

Enzo AMENDOLA, Seg. PD Campania

 

TransEuropa Festival”

Lorenzo MARSILI, European Alternatives

La protezione del lavoro in Europa”

Grazia BORGNA, Dir. Naz. MFE

Le iniziative dei federalisti in Europa”

Guido MONTANI, Vice Pres. UEF

 

Il reddito minimo garantito”

Papi BRONZINI, BIN – Italia

Osservatorio europeo”

Roberto MUSACCHIO, Resp. Europa SEL

 

La formazione in Europa”

Raimondo CAGIANO, Pres. CIFE

Il Movimento dei Movimenti”

Roberto PALEA, Dir. Naz. MFE

 

Le Convenzioni dei cittadini europei”

Virgilio DASTOLI, Pres. CIME

 

Una Scuola di politica europea”

Stefano PIETROSANTI, Forum Nazionale Giovani

L’intergruppo federalista in Italia”

Roberto DI GIOVAN PAOLO, Pres. Intergruppo

 

I Diritti civili dei Federalisti”

Alcide SCARABINO, Uff. Campagna MFE – Roma

Un Congresso trans-frontaliero per il MFE”

Ugo FERRUTA, Seg. MFE – Friuli Venezia Giulia

 

Primo Marzo: Sciopero degli stranieri”

Francesca TERZONI, Coord. Naz. 1 Marzo

 

Il Gruppo Spinelli”

Sandro GOZI, Resp. Europa PD

 

Cento città per la Federazione europea”

Luisa TRUMELLINI, Dir. Naz. MFE

Ecologia ed Europa”

Maurizio GUBBIOTTI, Cord. Seg. LegAmbiente

 

Dom 30, ore 13: Conclusioni

A cura del Comitato promotore: Paolo ACUNZO, Eliana CAPRETTI, Liliana DI GIACOMO, Damiana GUARASCIO e Lamberto ZANETTI

 

Formula del confronto: Ogni proposta di iniziativa sarà presentata da una relazione di dieci minuti a cui seguiranno interventi liberi dei partecipanti di circa cinque minuti. Il Comitato promotore curerà la redazione di un documento di sintesi del dibattito che verrà presentato al Congresso nazionale MFE (Gorizia, 11-13 Marzo 2011).

La partecipazione è aperta a tutti gli interessati ed è possibile prenotare l’apposito pacchetto notte del sabato e pasti di sabato e domenica (€ 60 in singola; € 45 in doppia) contattando direttamente l’albergo: info@grandhoteladriatico.com Tel. 085.4452695 Fax 085.4683270 www.grandhoteladriatico.com

 

MOVIMENTO FEDERALISTA EUROPEO

Centri Regionali di Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Lazio e Puglia

Programma provvisorio

CONFRONTO MFE – MONDO DELLA POLITICA:

QUALI INIZIATIVE COMUNI PER LA FEDERAZIONE EUROPEA ?

Sabato 29 e Domenica 30 Gennaio 2011

Grand Hotel Adriatico, Montesilvano – PESCARA

Sab 29, ore 14: Registrazione dei partecipanti e saluti delle Autorità Una proposta federalista ai partiti” 

Francesco GUI, MFE – Roma

Presentazione dei lavori 

Paolo ACUNZO, Vice Seg. Naz. MFE

Un programma di governo per l’Europa” 

Antonio LONGO, Resp. Uff. Campagna MFE

Europa e Mezzogiorno” 

Enzo AMENDOLA, Seg. PD Campania

TransEuropa Festival” 

Lorenzo MARSILI, European Alternatives

La protezione del lavoro in Europa” 

Grazia BORGNA, Dir. Naz. MFE

Le iniziative dei federalisti in Europa” 

Guido MONTANI, Vice Pres. UEF

Il reddito minimo garantito” 

Papi BRONZINI, BIN – Italia

Osservatorio europeo” 

Roberto MUSACCHIO, Resp. Europa SEL

La formazione in Europa” 

Raimondo CAGIANO, Pres. CIFE

Il Movimento dei Movimenti” 

Roberto PALEA, Dir. Naz. MFE

Le Convenzioni dei cittadini europei” 

Virgilio DASTOLI, Pres. CIME

Una Scuola di politica europea” 

Stefano PIETROSANTI, Forum Nazionale Giovani

L’intergruppo federalista in Italia” 

Roberto DI GIOVAN PAOLO, Pres. Intergruppo

I Diritti civili dei Federalisti” 

Alcide SCARABINO, Uff. Campagna MFE – Roma

Un Congresso trans-frontaliero per il MFE” 

Ugo FERRUTA, Seg. MFE – Friuli Venezia Giulia

Primo Marzo: Sciopero degli stranieri” 

Francesca TERZONI, Coord. Naz. 1 Marzo

Il Gruppo Spinelli” 

Sandro GOZI, Resp. Europa PD

Cento città per la Federazione europea” 

Luisa TRUMELLINI, Dir. Naz. MFE

Ecologia ed Europa” 

Maurizio GUBBIOTTI, Cord. Seg. LegAmbiente

Dom 30, ore 13: Conclusioni 

A cura del Comitato promotore: Paolo ACUNZO, Eliana CAPRETTI, Liliana DI GIACOMO, Damiana GUARASCIO e Lamberto ZANETTI

Formula del confronto: Ogni proposta di iniziativa sarà presentata da una relazione di dieci minuti a cui seguiranno interventi liberi dei partecipanti di circa cinque minuti. Il Comitato promotore curerà la redazione di un documento di sintesi del dibattito che verrà presentato al Congresso nazionale MFE (Gorizia, 11-13 Marzo 2011).

La partecipazione è aperta a tutti gli interessati ed è possibile prenotare l’apposito pacchetto notte del sabato e pasti di sabato e domenica (€ 60 in singola; € 45 in doppia) contattando direttamente l’albergo: info@grandhoteladriatico.com Tel. 085.4452695 Fax 085.4683270 www.grandhoteladriatico.com

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di Ines Caloisi

La convenzione di giugno procede con aggiornamenti visionabili sul sito www.diritticollettivi.eu.

Il 2011 in tal senso rappresenta l’anno del rilancio di tutte le tematiche presenti nel quaderno di proposta e protesta risultato della consultazione di Giugno 2010. L’MFE infatti si propone di organizzare 4 convenzioni che toccheranno i temi della governance economica, della pace, della democrazia politica, della solidarietà, della salute, dell’ immigrazione e della cittadinanza. Verranno organizzate iniziative e seminari tematici.

Le associazioni che si occupano di questi temi sono invitate a collaborare ed a partecipare alle riunioni che pian piano verranno organizzate.

Il responsabile del progetto è Pier Virgilio Dastoli e Ines Caloisi (Mfe Roma) coordina l’iniziativa.

Coloro che sono interessati sono invitati ad iscriversi al sito e/o inviare una mail a info@diritticollettivi.eu e a ines.caloisi@fastwebnet.it e a visionare il sito www.diritticollettivi.eu dove verranno pubblicati gli aggiornamenti.

 

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Continua la raccolta di firme per l’appello“We the European People…” – CHIEDIAMO LA FEDERAZIONE EUROPEA

Firma l’appello:

  • Per governare l’economia europea
  • Per avere una politica estera e di sicurezza europea
  • Per uno sviluppo equo e sostenibile
  • Per contribuire alla pace e alla giustizia nel mondo


Testo dell’appello:

DALL’UNIONE MONETARIA
ALL’UNIONE FEDERALE EUROPEA

PER SALVARE L’EURO
BISOGNA CREARE SUBITO UN GOVERNO ECONOMICO EUROPEO

PER SALVARE L’EUROPA
BISOGNA AVVIARE SUBITO LA CREAZIONE DELLA FEDERAZIONE EUROPEA
TRA I PAESI CHE HANNO MATURATO LA VOLONTA’ DI FARLO

La drammatica crisi della Grecia ha messo in evidenza tutte le contraddizioni di un’Unione monetaria che non è stata accompagnata dalla nascita dello Stato federale europeo. Avendo una moneta unica con sedici politiche economiche nazionali, gli europei non riescono più a mantenere un adeguato livello di sviluppo, e il rischio è che la crisi finanziaria, in mancanza della ripresa economica, apra le porte alla recessione e alla crisi sociale. Oggi la sopravvivenza stessa della moneta europea è a rischio, a causa degli attacchi della speculazione internazionale; e con l’euro è in pericolo anche l’Unione europea.

Per salvare l’euro è necessario l’immediato rafforzamento della solidarietà tra i membri dell’eurogruppo, per arrivare ad un governo europeo dell’economia e della finanza pubblica e per unificare la rappresentanza europea in seno al FMI. L’esperienza dei paesi che hanno adottato l’euro o hanno aderito agli accordi di Schengen mostra che, in presenza di una forte volontà politica da parte di alcuni governi, si riesce a procedere sulla via dell’unità europea anche a partire da un gruppo di paesi.

La crisi dimostra inoltre che serve un deciso incremento del bilancio europeo, e che quindi occorre sviluppare i poteri impositivi dell’Unione – ad esempio tramite l’istituzione di una carbon tax – e utilizzare l’emissione di Union bonds per finanziare la riconversione anche in senso ecologico dell’economia europea lungo le linee prospettate dalla rivoluzione scientifica e tecnologica.

Non basta però agire sotto la spinta della sola necessità immediata per risollevare le sorti dell’Europa: è venuto il momento anche di recuperare il progetto europeo dei Padri fondatori, perché solo la creazione della Federazione europea – attraverso una procedura democratica costituente alla quale siano associati i cittadini – permetterà agli europei di riprendere in mano il loro destino ed indicare al mondo la via della pace e del progresso. I paesi dell’Eurozona che hanno maturato le condizioni politiche per farlo devono trasferire a livello europeo la sovranità nel campo della politica economica e di quella estera e militare, creando un potere federale dotato di strumenti e di risorse che gli permettano di agire con efficacia.

La responsabilità di avviare un’iniziativa in questo senso spetta innanzitutto a Francia e Germania, ancora oggi al centro del processo europeo. L’Italia può e deve contribuire alla nascita di questa iniziativa indicando per prima la necessità di creare una sovranità europea e adoperandosi affinché, anche attraverso il sistema della cooperazione strutturata prevista dal Trattato di Lisbona, si crei un’avanguardia nel campo della sicurezza. L’obiettivo è far sì che  maturino le condizioni per una Seconda Dichiarazione Schuman, con cui la Francia accetti di condividere il proprio seggio nel Consiglio di sicurezza dell’ONU e di creare una difesa unica europea, rendendo così evidente e credibile la propria volontà europea e stimolando un’analoga risposta da parte della Germania.

In gioco vi è il futuro degli europei: oggi più che mai l’alternativa è tra unirsi o perire, ed è per questo che, citando Altiero Spinelli, “la strada deve essere percorsa, e lo sarà”.

Per firmare l’appello:

/http://www.wetheeuropeanpeople.eu

Per firmare a Roma o partecipare alla raccolta di firme:

Piazza della Libertà, 13 00192 Roma –

Tel/Fax 06.36001705

Email: mfe@mferoma.eu

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COMUNICATO STAMPA

A Roma il 4 e il 5 giugno

la prima convenzione dei cittadini europei

su beni pubblici e diritti collettivi


Roma, 25 maggio 2010- Democrazia europea; ruolo dell’Unione europea per la pace nel mondo; interculturalità e inclusione; diritti collettivi: questi i temi che saranno dibattuti venerdì  4 e sabato 5 giugno nelle sale dell’Università degli studi Roma Tre. Organizzata dal Movimento Federalista Europeo (MFE, sezione italiana dell’UEF: Unione Europea dei Federalisti) e numerose altre organizzazioni europee ed internazionali sul modello del Forum Permanente della Società Civile, la convenzione rappresenta il primo esperimento nel suo genere. Il numero di adesioni , quasi 500 in pochi giorni, conferma il forte interesse dei singoli cittadini e del mondo dell’associazionismo ai temi che saranno affrontati.

Convenzione dei cittadini europei

Tra gli interventi in programma si segnalano quello del Presidente del Movimento Federalista Europeo del Lazio, Pier Virgilio Dastoli, del Presidente del Comitato economico e sociale europeo Mario Sepi, del Grante della privacy Franco Pizzetti, del presidente del Centro Europa Ricerche Giorgio Ruffolo, del Presidente dell’associazione giornalisti europei Nuccio Fava, dell’Ambasciatore del Belgio in Italia Jan de Bock, dei presidenti dell’ intergruppo per la costituzione federale europea al Parlamento italiano, On. Sandro Gozi e Sen. Roberto di Giovan Paolo.

“L’iniziativa” dichiara Pier Virgilio Dastoli “mira a coinvolgere la cittadinanza in un progetto di ampio respiro. Le voci saranno tante, l’esigenza una sola: chiedere di applicare fino in fondo, aggiornare e soprattutto completare le disposizioni previste dal Trattato di Lisbona.”

“L’ingranaggio europeo” conclude Dastoli “si è chiaramente inceppato. La crisi greca dimostra in maniera inequivocabile come sia impossibile un’unione monetaria senza un’unione economica e che l’una e l’altra non siano possibili senza unione politica.”

“La città di Roma è stata teatro di importanti svolte nella storia europea” dichiara il Vice Segretario nazionale del MFE Paolo Acunzo,“basti pensare alla firma dei trattati firmati nella nostra città il 25 marzo del 1957, che hanno dato il via alla Comunità economica europea e alla Comunità europea dell’energia atomica ed alla firma della Costituzione europea nel 2004 . Ecco perché è importante che società civile e mondo politico italiano ed europeo si confrontino nella nostra città al fine di chiedere all’Europa di agire concretamente per la tutela di quei beni comuni e quei diritti collettivi che solo un’Unione europea dotata di un governo federale potrà garantire”.

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Roma, 4 e il 5 giugno

La prima convenzione dei cittadini europei

su beni pubblici e diritti collettivi

Convenzione dei cittadini europei

Venerdi’ 4 giugno

9h00 Registrazione dei partecipanti

Sessione di apertura

ore 9.30 – 13.00

Presiede e introduce

Guido FABIANI, Rettore Università degli Studi Roma Tre

Saluti delle Autorità

Rappresentanti delle istituzioni europee, nazionali, degli enti regionali e locali

Interventi di apertura

Luigi MOCCIA, Presidente del Centro Altiero Spinelli

Lucio LEVI, Presidente nazionale MFE

Presentazione dei lavori della Convenzione

Pier Virgilio DASTOLI, Presidente MFE – Lazio

Rapporti di

Giovanni Maria FLICK, Presidente emerito Corte Costituzionale*

Laura BOLDRINI, Rappresentante in Italia dell’Ufficio delle Nazioni Unite per i rifugiati*

Raffaella BOLINI, Responsabile internazionale ARCI

Stefan COLLIGNON, Università di Pisa*

Jan DE BOCK, Ambasciatore del Belgio in Italia

Nuccio FAVA, Presidente associazione giornalisti europei

Franco PIZZETTI, Garante della Privacy

Stefano RODOTA’, Agenzia europea dei diritti fondamentali*

Giorgio RUFFOLO, Presidente CER

Mario SEPI, Presidente del Comitato economico e sociale europeo

Dibattito

Lunch offerto dall’Università degli Studi Roma Tre

Gruppi di lavoro

ore 14.30 alle 17.00

1) Democrazia europea

(coordinato dal MFE)

Presiede: Sandro GOZI

2) Il ruolo dell’Unione europea per la pace nel mondo

(coordinato dalla Tavola della Pace)

Presiede: Ettore GRECO *

3) Interculturalità e Inclusione

(coordinato da BIN e EAPN)

Presiede: Mauro PALMA

4) Diritti Collettivi

(coordinato da Cittadinanza Attiva)

Presiede: Laura PENNACCHI *

Ore 17.30

Discussione sullo stato dell’Unione europea a partire da:

– Europa 2.0 Prospettive ed evoluzioni del sogno europeo, volume a cura di Nicola VALLINOTO e Simone VANNUCCINI

– Il finanziamento dell’Europa. Il bilancio dell’Unione e i beni pubblici europei, pubblicazione a cura di Maria Teresa SALVEMINI e Franco BASSANINI

– Cittadini in Europa. L’attivismo civico e l’esperimento democratico comunitario, libro di Giovanni MORO

Modera

Carla Ronga, Direttore della rivista PaneAcqua

Convenzione dei cittadini europei

Sabato, 5 giugno

Gruppi di lavoro

ore 9.30 – 12.30

1) Democrazia europea

Presiede: Roberto DI GIOVAN PAOLO

2) Il ruolo dell’Unione europea per la pace nel mondo

Presiede: Francesco CAVALLI

3) Interculturalità e Inclusione

Presiede: Luigi FERRAJOLI

4) Diritti Collettivi

Presiede: Giuseppe SCARAMUZZA

Lunch offerto dall’Università degli Studi Roma Tre

ore 14.00 

Riunione dei coordinatori dei gruppi e dei relatori per la definizione dell’appello finale

Sessione di chiusura

ore 15.00-19.00

Presiede

Giorgio ANSELMI, Segretario nazionale MFE

Le richieste dei cittadini europei: relazioni dei quattro gruppi di lavoro

Gruppo 1: Paolo ACUNZO

Gruppo 2: Antonio LONGO

Gruppo 3: Nicoletta TEODOSI

Gruppo 4: Melody ROSS

Le risposte del mondo politico

Gianni PITTELLA, Vicepresidente vicario del Parlamento Europeo*

Interventi di parlamentari europei e nazionali

Dibattito

Presentazione dell’appello finale

Pier Virgilio DASTOLI

Conclusioni della Società civile

Paolo BENI , Presidente Nazionale ARCI*

Flavio LOTTI , Portavoce Tavola della pace

Christine WEISE, Presidente sezione italiana di Amnesty International*

In serata chiusura con concerto al Teatro Palladium

(Piazza Bartolomeo Romano – zona Garbatella),

offerto dall’Università di Roma Tre

* da confermare

Per informazioni relative agli aggiornamenti del programma: www.diritticollettivi.eu

Gli atti della convenzione

saranno pubblicati da: IACOBELLI editore

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Riunione del gruppo di lavoro 1

‘Democrazia europea e partecipazione popolare’

Giovedi 27 maggio 2010 ore 17,30

presso il CIFE

Salita de Crescenzi, 27 (zona Pantheon)  -Roma

Convenzione dei cittadini europei

Sulla base dei contributi già pervenuti si discuterà delle forme di governo piu appropriate per affrontare le crisi in Europa; le migliori forme di partecipazione diretta alla vita democratica europea; come far tesoro dell’iniziativa legislativa dei cittadini accordata nel Trattato di lisbona; come rilanciare le idee di veri partiti europei o di un istituto referendario europeo; e si discuterà di qualsiasi altro aspetto che i componenti del gruppo riterranno opportuno.

Infine si organizzarà la gestione dei lavori della Convenzione  tracciando una bozza di documento del gruppo.

La riunione sarà aperta da una breve introduzione del vice segretario nazionale MFE, Paolo Acunzo e  presieduta da Maria Teresa Di Bella, Pres. MFE-Roma.
Parteciperà il coordinatore della Convenzione, Pier Virgilio Dastoli, Pres. MFE-Lazio.

Per consultare i contributi sin ora giunti, mandarne dei nuovi o iscriversi ai gruppi consultare www.diritticollettivi.eu o scrivere a info@diritticollettivi.eu

La partecipazione alla riunione è aperta a tutti gli interessati.

Si prega di confermare la presenza.

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