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A Roma lo scorso 2-3 Giugno sono state presentate alcune proposte di Iniziative dei Cittadini Europei (tra cui quelle sui beni comuni, sulla libertà di informazione, sul reddito minimo di cittadinanza e sull’acqua pubblica) e svolti vari eventi artistici all’interno dell’Agorà Transeuropa al Teatro Valle. Le oltre 40 associazioni internazionali coinvolte hanno condiviso, ancora una volta, la necessità di un nuova Europa. Spesso i vari governi dicono che non ci sono alternative alle politiche di austerità rivolgendosi ai cittadini, aspramente critici nei confronti di queste politiche, ma, al contrario, le alternative in realtà esistono e sono praticate e sperimentate quotidianamente proprio da quegli stessi cittadini che stanno portando avanti battaglie comuni che delineano concretamente un’altra idea di Europa. La molto partecipata presentazione dell’ICE nel pomeriggio di domenica 3 Giugno su” New Deal europeo: Un piano per lo sviluppo sostenibile” , che il Movimento Federalista Europeo sta portando avanti da diversi mesi, è andata proprio in questa direzione.

Paolo Acunzo (vice segretario nazionale del MFE) ha introdotto l’argomento, affermando l’importanza dello strumento dell’ICE sancito dall’articolo 11 del Trattato di Lisbona, vista la possibilità di rivolgersi direttamente ai cittadini e avvicinarli alle istituzioni comunitarie e di rendere protagonisti gli stessi delle decisioni che si prendono nelle istituzioni europee. Il piano europeo di sviluppo sostenibile prevede di aumentare il bilancio europeo finanziandolo con l’introduzione di nuove misure per gli investimenti per la crescita europea quali i project bond, la carbon tax (tassa sulle emissione di CO2) ela Tobin Tax(tassa sulle transazioni finanziarie per far pagare la crisi agli speculatori finanziari ovvero a quelli che hanno creato la crisi). Questa proposta, secondo Paolo Acunzo, è un ulteriore passo per andare verso gli Stati Uniti d’Europa, rendendo necessario un governo comune dell’economia che sia in grado di gestire a livello europeo queste risorse.

Franco Spoltore (Segretario Nazionale MFE) ha messo in evidenza come le varie misure che sono state prese dai vari stati per lo sviluppo e la crescita siano insufficienti, di come in molti stati le banche danno prestiti con tassi d’interesse superiori a quelli che dàla Germaniaalle aziende. La proposta di ICE del MFE serve proprio per finanziare infrastrutture e portare sviluppo nei settori delle nuove tecnologie e nelle energie rinnovabili per uscire dallo stallo in cui si trova l ‘Europa. Franco Spoltore è convinto che sarà possibile raccogliere il milione di firme necessario per presentare l’ICE alla Commissione Europea solo se movimenti, partiti e sindacati saranno capaci di collaborare assieme in vari paesi.

Pier Virglio Dastoli (Presidente CIME) ha evidenziato come sia da cogliere al volo la possibilità di partecipazione democratica sancita dal Tratttato di Lisbona. Sono già state annunciate tante iniziative e tutte hanno in comune 3 valori fondamentali, la crescita, i diritti e la democrazia. Ha poi annunciato che Soros ha dato 3 mesi di vita all’Unione Europea. Dunque in realtà c’è pochissimo tempo per raccogliere queste firme. Il 28 Giugno si riunisce il Consiglio Europeo definito da Dastoli “ennesimo fallimento annunciato”, poichè è sicuro che il Consiglio Europeo non sarà in grado di fare un piano di sviluppo credibile.

Per Gianni Pittella (vice presidente vicario del Parlamento Europeo) l’ICE è l’occasione per un’alleanza tra i cittadini e le istituzioni europee. Ha poi messo in evidenza come molti credano ingenuamente ancora che si esce dalla crisi facendo piani di sviluppo in ambito nazionale: invece l’unica possibilità reale di uscita dalla crisi sono gli Stati Uniti d’Europa. I mercati stanno facendo di tutto per affossarela Grecia, ma sela Greciaesce dall’eurozona tutti gli stati ne pagherebbero le conseguenze, Germania compresa. La linea economica che l’Europa sta portando avanti, fondata sull’austerità, viene bocciata dall’esito delle ultime elezioni in Europa poichè è stata incapace di risolvere problemi. Finanziamento di infrastrutture, Eurobond, Tobin Tax, queste sono le misure che salvano l’Europa. Inoltre ha fermamente criticato la messa in Costituzione del pareggio di Bilancio da parte del Parlamento italiano. Pittella infine si è espressamente impegnato a fare di tutto per sostenere la proposta di ICE, mettendosi a completa disposizione del MFE a tal fine.

Paolo Ponzano (Presidente MFE Roma e redattore della proposta di ICE) ha affermato che il MFE da solo non potrà farcela a raccogliere tutte le firme necessarie, ma serve l’attivo coinvolgimento di partiti, forze sociali, politiche ed economiche. Il conseguimento dell’obiettivo della presentazione di questa ICE alla Commissione europea è troppo importante per lo stesso futuro dell’Europa e delle nuove generazioni. Per questo motivo non bisogna perdere tempo e subito dopo il Consiglio europeo di fine giugno si deve passare alla fase operativa di presentazione dell’ICE, ovvero l’istituzione di un comitato promotore europeo formato da 7 personalità di 7 paesi diversi dell’Unione Europea.

Da tali relazioni è scaturito un vivace dibattito che ha coinvolto il numeroso pubblico presente. Tra gli altri, oltre all’adesione di Monica Frassoni (Verdi europei), pervenuta con un messaggio essendo impossibilitata a partecipare, anche Roberto Musacchio (AltraMente), Roberta Fantozzi (Rifondazione comunista), Nicoletta Teodosi (Cilap) e Lorenzo Marsili (European Alternatives) hanno espresso l’intenzione di sostenere tale proposta, come d’altronde gli altri federalisti che sono intervenuti (Papi Bronzini, Massimo Minnetti e Francesco Gui). Di particolare rilevanza l’intervento di Francesco Tufarelli, capo gabinetto del Ministro per gli Affari europei Moavero, che intervenendo a titolo personale ha informato sui preparativi del prossimo Consiglio europeo e sull’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del regolamento italiano per l’ICE, il quale però, prima di essere operativo, deve attendere il parere del Consiglio di Stato che auspicabilmente arriverà prima dell’estate. Ciò ha prodotto un acceso dibattito sul ruolo di stimolo, ritenuto non sempre all’altezza, sul processo d’integrazione europea del governo Monti e piu in generale dei passati governi italiani.

Più in generale il dibattito si è concluso trovando tutti d’accordo sull’importanza di questo tipo d’incontri svoltosi al Teatro Valle, tenendo presente la necessità condivisa da tutti di creare quelle alleanze tra le diverse organizzazioni indispensabili per raccogliere un milione di firme in Europa al fine di presentare qualsivoglia proposta di ICE e contribuire cosi a costruire un’altra idea di Europa.

 

Massimo Minnetti

Resp. Uff. Comunicazione

MFE Roma

 

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COMITATO PROMOTORE PER LA FEDERAZIONE EUROPEA E

PER UN PIANO EUROPEO DI SVILUPPO SOSTENIBILE

 

Le associazioni di cittadini, gli esponenti politici e delle forze sociali che hanno aderito al presidio promosso dal MFE “Per un’Italia europea. Per un’Europa federale” tenutosi a Piazza Montecitorio in occasione dell’incontro Merkel –Monti a Roma il 13 marzo 2012[1][*]

consapevoli

     che in un mondo caratterizzato da una crescente interdipendenza, nel quale tutti gli Stati sono coinvolti in processi di integrazione, la pace, la libertà, la democrazia  e la giustizia sociale possono essere garantite soltanto da un ordine politico articolato su più livelli di governo, con l’attribuzione di poteri significativi al livello sovranazionale;

che a causa dell’incompiutezza del progetto europeo dei Padri fondatori per un’Europa federale, l’Unione non ha i mezzi per promuovere  lo sviluppo e la competitività, con gravi conseguenze per l’occupazione, i redditi e la coesione sociale;

che tale azione deve essere perseguito a tutti i livelli e l’iniziativa politica per un’Italia europea, in grado di far recuperare al nostro paese il suo storico ruolo propulsivo del processo d’integrazione, è essenziale per il raggiungimento di questi obiettivi;

che, per uscire dalla crisi e affrontare le sfide della globalizzazione, l’Europa ha bisogno di un governo democratico dell’economia, dotato di un bilancio federale di almeno il 2% del PIL costituito da risorse proprie e di una politica estera e di sicurezza che le permetta di parlare con una sola voce nel mondo;

affermano

    che dalla gravissima crisi mondiale, che investe l’Europa, non si esce solo con misure di austerità le quali, senza adeguate politiche di sviluppo, sono destinate a produrre recessione e a minare la competitività dell’economia europea;

che è necessario che l’Unione europea promuova un Piano per lo sviluppo ecologicamente e socialmente sostenibile, finanziato da tasse europee sulle transazioni finanziarie e sulle emissioni di CO2 e da euroobbligazioni (euro project bonds) per rilanciare la crescita e l’occupazione;

si impegnano

    a contribuire a elaborare e promuovere progetti e iniziative per raggiungere gli obiettivi sopra esposti anche in coordinamento con altre iniziative analoghe;

a mobilitare le proprie forze e le reti nazionali ed europee di riferimento, disponibili per orientare l’opinione pubblica e i poteri pubblici verso gli obiettivi istituzionali e politici indicati, in particolare per quanto riguarda il lancio di un Piano europeo di sviluppo sostenibile anche attraverso l’attivazione di un’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE), lo strumento di democrazia partecipativa previsto dal Trattato di Lisbona (art 11.4).

Adesioni al Comitato raccolte a seguito del Presidio organizzato dal MFE/GFE Roma il 13/03/2012:

Associazioni: AltraMente, dì Sinistra nel PD, European Alternatives, Generazione Obama, Gli Euros, Next Europa, Net Left, Osservatorio Europeo, PaneAcqua, Prima Persona e Rete Viola.

Personalità: Gianni PITTELLA, Vice Pres. vicario del Parlamento Europeo; Roberto GUALTIERI, S&D, MEP; David SASSOLI, capo delegazione S&D, MEP; Debora SERRACCHIANI, S&D, MEP; Luca CEFISI, Presidenza PSE; Monica FRASSONI, Pres. Verdi europei; Roberto DI GIOVAN PAOLO, PD, Senatore; Sandro GOZI, PD, Deputato; Lapo PISTELLI, Responsabile esteri PD, Deputato; Vincenzo VITA, PD, Senatore; Luciano VECCHI, Cons. Regione Emilia Romagna; Giovanni CARAPELLA, già Cons. Regione Lazio; Sergio BELLUCCI, Comitato scientifico SEL; Silvia MARONGIU, Vice Seg. PD Ladispoli; Gloria MONACO, Presidenza PD Roma; Roberto CECCARELLI, fondatore Generazione Obama; Luciano CERASA, portavoce Prima Persona; Federico EICHBERG, Dir. Relazioni internazionali Fare Futuro; Lorenzo MARSILI, Dir. European Alternatives; Roberto MUSACCHIO, fondatore di AltraMente.



[1][*] Progetto ICE e documenti esplicativi: http://www.mfe.it/site/index.php?option=com_docman&task=cat_view&gid=114&Itemid=50

 MFE/GFE Roma – Piazza della Libertà, 13 00192 Roma – www.mferoma.eu tel/fax 06.36001705 mfe@mferoma.eu

                                                                                       

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È qui che manca prontezza: nei governi, non nei Paesi. Che manca il riformismo autentico: quello che non cambia le cose con rivoluzioni, ma le cambia pur sempre. La modifica dell’articolo 18 e altre misure d’austerità hanno senso se inserite in una mutazione al tempo stesso economica, democratica, geopolitica. Se non son parte di un New Deal nazionale ed europeo, secernono solo recessione, regressione, e quei chicchi di furore che secondo Steinbeck marchiarono la Depressione negli anni ’30.”

Questo è cio che si legge nell’articolo “L’errore del bruco” di Barbara Spinelli pubblicato oggi su La Repubblica.

Mi ha particolarmente colpito perchè ricalca, anche nel resto dell’articolo, le proposte che il Movimento Federalista Europeo ha messo in campo per uscire dalla crisi. Per rendere queste proposte concrete abbiamo lanciato il seguente Comitato promotore per realizzare una Iniziativa dei Cittadini Europei in modo da raccogliere un milione di firme in tutta Europa e presentare il Piano di sviluppo sostenibile alle istituzioni comunitarie.

Mi auguro che il piu ampio numero di personalità, associazioni e cittadini europei aderiscano al seguente Comitato.

 

COMITATO PROMOTORE PER LA FEDERAZIONE EUROPEA E PER UN PIANO EUROPEO DI SVILUPPO SOSTENIBILE

 

Le associazioni di cittadini, gli esponenti politici e delle forze sociali che hanno aderito al presidio promosso dal MFE “Per un’Italia europea. Per un’Europa federale” tenutosi a Piazza Montecitorio in occasione dell’incontro Merkel –Monti a Roma il 13 marzo 2012[*]

consapevoli:

che in un mondo caratterizzato da una crescente interdipendenza, nel quale tutti gli Stati sono coinvolti in processi di integrazione, la pace, la libertà, la democrazia  e la giustizia sociale possono essere garantite soltanto da un ordine politico articolato su più livelli di governo, con l’attribuzione di poteri significativi al livello sovranazionale;

che a causa dell’incompiutezza del progetto europeo dei Padri fondatori per un’Europa federale, l’Unione non ha i mezzi per promuovere  lo sviluppo e la competitività, con gravi conseguenze per l’occupazione, i redditi e la coesione sociale;

che tale azione deve essere perseguito a tutti i livelli e l’iniziativa politica per un’Italia europea, in grado di far recuperare al nostro paese il suo storico ruolo propulsivo del processo d’integrazione, è essenziale per il raggiungimento di questi obiettivi;

che, per uscire dalla crisi e affrontare le sfide della globalizzazione, l’Europa ha bisogno di un governo democratico dell’economia, dotato di un bilancio federale di almeno il 2% del PIL costituito da risorse proprie e di una politica estera e di sicurezza che le permetta di parlare con una sola voce nel mondo;

affermano:

che dalla gravissima crisi mondiale, che investe l’Europa, non si esce solo con misure di austerità le quali, senza adeguate politiche di sviluppo, sono destinate a produrre recessione e a minare la competitività dell’economia europea;

che è necessario che l’Unione europea promuova un Piano per lo sviluppo ecologicamente e socialmente sostenibile, finanziato da tasse europee sulle transazioni finanziarie e sulle emissioni di CO2 e da euroobbligazioni (euro project bonds) per rilanciare la crescita e l’occupazione;

si impegnano:

a contribuire a elaborare e promuovere progetti e iniziative per raggiungere gli obiettivi sopra esposti anche in coordinamento con altre iniziative analoghe;

a mobilitare le proprie forze e le reti nazionali ed europee di riferimento, disponibili per orientare l’opinione pubblica e i poteri pubblici verso gli obiettivi istituzionali e politici indicati, in particolare per quanto riguarda il lancio di un Piano europeo di sviluppo sostenibile anche attraverso l’attivazione di un’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE), lo strumento di democrazia partecipativa previsto dal Trattato di Lisbona (art 11.4).

 

I FIRMATARI COSTITUISCONO IL COMITATO PER LA FEDERAZIONE EUROPEA E PER UN PIANO EUROPEO DI SVILUPPO SOSTENIBILE CON QUESTI INTENDIMENTI

 

Primi firmatari:

Susanna CAMUSSO, Seg. Gen. CGIL; Raffaele BONANNI, Seg. Gen. CISL; Luigi ANGELETTI, Seg. Gen. UIL; Francesca BALZANI, S&D, MEP; Sergio COFFERATI, S&D, MEP; Niccolò RINALDI, IDV, MEP; Andrea OLIVERO, Pres. Naz. ACLI e Portavoce del Forum nazionale del Terzo settore; Mons. Giovanni GIUDICI, Vescovo di Pavia e Pres. Pax Christi; Don Luigi CIOTTI, fondatore Gruppo Abele; Thomas HOUDAILLE, Seg. Gen. EuropaNova; Flavio LOTTI, Coord. Tavola della Pace; Lorenzo MARSILI, Direttore European Alternatives; Roberto DI GIOVAN PAOLO, PD, Senatore; Roberto MUSACCHIO, fondatore di AltraMente; Lapo PISTELLI, Responsabile esteri PD, Deputato; Luciano CERASA, portavoce associazione Prima Persona;

[*] Progetto ICE e documenti esplicativi: http://www.mfe.it/site/index.phpoption=com_docman&task=cat_view&gid=114&Itemid=50

Per aderire lasciare qui di seguito nome, cognome e ruolo o rivolgersi a:

MFE Roma – Piazza della Libertà, 13 00192 Roma – www.mferoma.eu tel/fax 06.36001705 mfe@mferoma.eu

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COMUNICATO STAMPA DEL MOVIMENTO FEDERALISTA EUROPEO

12-03-2012

Martedì 13 Marzo dalle ore 14 il Movimento Federalista Europeo promuove un Presidio in occasione del vertice Monti-Merkel a Piazza Montecitorio dal titolo “Per un’Italia europea. Per un’Europa federale”. Tra le prime adesioni si segnalano quelle del vice presidente vicario del Parlamento europeo Gianni Pittella, del presidente dell’intergruppo federalista alla Camera Sandro Gozi, del responsabile esteri del Partito democratico Lapo Pistelli, e del già euro-deputato Roberto Musacchio (Sel).

“Sono invitati a intervenire in Piazza – afferma il vice segretario del Movimento Federalista Europeo Paolo Acunzo – tutti quei movimenti, esponenti politici e sindacali o semplici cittadini che vogliono contribuire alla costruzione di un’altra Europa. Un’Europa democratica, sociale, solidale e federale. In definitiva tutti coloro che vorranno contribuire alla costruzione degli Stati Uniti d’Europa”.

“L’incontro Monti-Merkel – continua Paolo Acunzo – cade in un momento storico per il nostro paese e per tutta l’Europa. Sarà possibile uscire dalla crisi solo se ci saranno scelte politiche ambiziose e lungimiranti. Solo dotandosi di un governo europeo dell’economia si potrà ridare slancio all’Euro e adottare quelle misure comuni di cui abbiamo urgente bisogno, come i project bonds per gli investimenti o forme di tobin tax che permettano l’istaurazione di un fondo europeo per lo sviluppo sostenibile. Solo con la costruzione degli Stati Uniti d’Europa – conclude Paolo Acunzo – sarà finalmente possibile ridare voce ai cittadini e costruire una compiuta democrazia europea”.

Il Movimento Federalista Europeo invita i rappresentanti dei governi italiano e tedesco a promuovere il rilancio della costruzione federale dell’Europa a partire dalla soluzione dei problemi posti dalla crisi economica e finanziaria.

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 C o m u n i c a t o della Presidenza della Repubblica

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione del convegno dal titolo “Convenzione sul ruolo dell’Italia per rilanciare l’obiettivo della Federazione Europea”, ha inviato al Presidente Nazionale del Movimento Federalista Europeo, Lucio Levi, un messaggio in cui rileva che “la crisi economica e finanziaria globale ha trovato le istituzioni europee ancora condizionate da limiti del passato. Le profonde trasformazioni in corso su scala mondiale evidenziano l’urgenza per l”Europa di mettere in campo la più forte volontà comune nel procedere senza esitazioni sulla via dell’unità politica e dell’effettiva unione economica”.

Roma, 14 gennaio 2012

http://www.quirinale.it/

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RAI STORIA – OGGI NELLA STORIA

Altiero Spinelli , il padre dell’Europa

31 Agosto – Nasce a Roma Altiero Spinelli  politico e scrittore italiano, padre del movimento Federalista Europeo e cofondatore dell’Unione Europea dei Federalisti. Tra il 1970 e il 1976 è  membro della Commissione Europea, poi del Parlamento italiano e quindi, nel 1979, del primo Parlamento europeo eletto a suffragio universale. La sua visione dell’Europa, con marcate caratteristiche federali, influenza in maniera significativa il cammino dell’Unione dai suoi esordi fino all’Atto unico europeo. Una visione tuttavia che ha perso nel tempo il vigore originale lasciando più spazio a una Europa delle nazioni.

(tratto da http://www.raistoria.rai.it/accaddeoggi/altiero-spinelli-il-padre-dell%E2%80%99europa-287.aspx )

GUARDA IL VIDEO

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FIRMA L’APPELLO!

Campagna per la Federazione Europea

NOI, POPOLO EUROPEO”

CHIEDIAMO LA FEDERAZIONE EUROPEA

Per governare l’economia europea

Per una politica estera e di sicurezza europea

Per uno sviluppo equo e sostenibile

Per la pace e la giustizia nel mondo

APPELLO AL PARLAMENTO EUROPEO, ALLA COMMISSIONE EUROPEA,

AL CONSIGLIO EUROPEO DEI CAPI DI STATO E DI GOVERNO E AI PARTITI

(da fare sottoscrivere a cittadini, poteri locali, sindacati e movimenti della società civile)

 

Il progetto di un’Europa libera e unita,che cominciò a circolare nel 1941 con il Manifesto di Ventotene,non ha ancora raggiunto la sua meta.

I cittadini europei hanno un Parlamento, una Corte di Giustizia e una moneta unica, ma non ancora uno Stato e un governo federali, perché i governi nazionali non vogliono cedere all’Europa le loro sovranità nel campo dell’economia e della sicurezza.

Condannano così gli Europei al declino politico, all’arretramento sociale, alla perdita di competitività, privano le giovani generazioni di un futuro, alimentano la crisi della democrazia e la sfiducia dei cittadini nelle istituzioni.

Noi, popolo europeo, vediamo nell’unità politica dell’Europa la risposta più alta alla crisi politica della società contemporanea.

Rivendichiamo

la Federazione europea

  • con un governo federale dotato di poteri limitati ma reali nel campo dell’economia, della finanza pubblica, della politica estera e di sicurezza, e responsabile di fronte a un Parlamento europeo che eserciti pienamente il potere legislativo insieme alla Camera degli Stati,

  • a partire dai paesi disponibili a rafforzare l’unità – l’Eurogruppo – e in particolare da quegli Stati che storicamente hanno promosso l’unificazione europea – la Francia, la Germania e l’Italia -, perché vogliamo:

– creare un governo democratico dell’economia europea e salvare l’euro attraverso il risanamento delle finanze pubbliche e lo stimolo alla crescita;

– attuare un Piano europeo di sviluppo economico ecologicamente e socialmente sostenibile, basato su investimenti in infrastrutture, la riconversione in senso ecologico dell’economia, incrementando l’uso di energie rinnovabili, l’attività di ricerca ed innovazione, l’erogazione di beni pubblici europei e finanziato da un aumento significativo del bilancio europeo con l’emissione di euro-obbligazioni e con imposte europee (come quella sulle emissioni di CO2 equella sulle transazioni finanziarie) a parziale sostituzione di imposte nazionali, realizzando una più equilibrata distribuzione del carico fiscale tra i diversi livelli di governo (locale, regionale, nazionale ed europeo);

– difendere il modello sociale europeo, tutelare i soggetti più deboli, stabilire standard sociali e di lavoro minimi a livello europeo, garantire a tutte le persone i diritti politici, civili e sociali stabiliti dalla “Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea”;

– dar vita a un’unica politica estera, di sicurezza e di difesa, che consenta all’Europa di parlare con una sola voce nel mondo, per promuovere la pace, il disarmo, la giustizia internazionale, e dei diritti umani, a partire dall’area mediterranea, africana e mediorientale.

Chiediamo

la convocazione di una Assemblea-Convenzione costituente

  • composta dai rappresentanti eletti dai cittadini a livello nazionale ed europeo, nonché dei governi e della Commissione europea, con il mandato di  elaborare superando i veti nazionali una Costituzione federale, che dovrà essere ratificata con un referendum, da tenersi nei paesi che avranno partecipato alla redazione della Costituzione, in modo da fondare sulla volontà popolare l’unità politica degli europei.

PER FIRMARE CLICCA QUI

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ISTITUTO DI STUDI FEDERALISTI “ALTIERO SPINELLI”

IL FEDERALISMO IN EUROPA E NEL MONDO

We, the European peopleFirma l'Appello per la Federazione europea!

Ventotene, 29 agosto – 3 settembre 2011

Scheda confino di Spinelli

La scheda del Ministero degli Interni su Altiero Spinelli

Scarica il programma del

SEMINARIO DI VENTOTENE

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Alcuni possibili punti di programma per un nuovo governo

 

La questione italiana è centrale nell’attuale quadro politico dell’Unione europea, in quanto il nostro paese – membro fondatore che ha storicamente promosso il processo di integrazione – può risultare essenziale per il compimento del processo di unificazione federale dell’Europa, a partire dall’esigenza di dotarsi di un comune governo dell’economia sentita tra i paesi membri dell’Eurogruppo, qualora esso riassuma il ruolo di impulso e la competenza necessaria di cui ha dato prova nelle fasi fondative delle Comunità e dell’Unione. Attualmente, però, si constata facilmente la totale inadeguatezza del quadro politico e della attuale compagine di governo nazionale in tale prospettiva, con la conseguenza di rendere il nostro paese inaffidabile nei confronti dei partner e oggettivamente controproducente per il processo di integrazione europea.

Dunque qualsiasi futuro governo, che abbia a cuore il futuro del nostro paese e che possa essere definito europeista non solo a parole, dovrebbe impegnarsi attivamente nella promozione dei valori, della cultura, delle necessarie riforme, delle battaglie indispensabili al conseguimento dell’obiettivo dell’Italia europea, ovvero al ripristino della credibilità, delle competenze, dell’efficienza e dell’impegno richiesti al nostro paese non solo per esser parte attiva dell’Unione e del mercato unico europeo, ma anche per condurre a termine il processo di integrazione federale dell’Europa come prioritario obiettivo della politica nazionale.

A tal fine alcuni possibili punti di programma di un prossimo governo potrebbero essere:

 

Risanamento finanziario e coesione sociale

– Riduzione della spesa pubblica, attraverso forti razionalizzazioni negli apparati amministrativi centrali e periferici e dello stato (eliminando sprechi ed inefficienze); riduzione del numero delle regioni, delle province e dei comuni ; drastico taglio dei costi della politica (dimezzamento del numero dei parlamentari, riduzione del numero dei consiglieri regionali, forte riduzione dei costi degli eletti, in linea con la media europea; nuova legge elettorale);

– Indicazione di obiettivi e misure precise per giungere nel Bilancio statale ad un avanzo primario (tra le quali, riduzione dell’area di evasione fiscale) ed impegno a portare il debito pubblico sotto il 100% del PIL nell’arco di cinque anni come premessa all’inserimento nella Costituzione di limiti all’indebitamento dello Stato e negli Statuti regionali e comunali dell’obbligo, a regime, del Bilancio in pareggio;

– Coesione sociale e attenuazione degli effetti devastanti della disoccupazione: promozione di un servizio civile europeo per i giovani; definizione in sede europea degli standard sociali minimi al fine di evitare politiche di dumping sociale; reddito minimo garantito; cittadinanza di residenza degli immigrati, secondo normative da definire in sede europea.

Federalismo fiscale e Legalità

– Completamento della riforma del Titolo V della Costituzione, con l’istituzione di un Senato delle regioni e, a livello regionale, di una Camera regionale delle autonomie locali, in modo che ciascun livello di governo sia responsabile di fronte ai propri cittadini dell’approvazione della legge di bilancio e della politica di perequazione di competenza;

– Assegnazione ai diversi livelli di governo della capacità fiscale impositiva in funzione dei beni pubblici da erogare;

– Lotta all’evasione fiscale ed all’economia sommersa, con l’obiettivo di giungere entro 5 anni ad una percentuale di evasione fiscale pari alla media di quella europea (circa il 13% del PIL) con un significativo recupero dei proventi fiscali da reddito di lavoro autonomo e d’impresa;

– Lotta alla criminalità organizzata ed alla collusione tra politica e affari, grazie anche alla responsabilizzazione degli amministratori locali a fronte di una finanza locale autonoma e tendenzialmente autosufficiente.

Politica europea

– Azione volta a far prevalere l’interesse europeo nella costituzione del “governo economico” attraverso il ricorso al metodo federale, anziché a quello intergovernativo;

– Potenziamento del bilancio europeo, con l’introduzione di un’imposta europea ed il ricorso agli “UnionBonds”, legati all’avvio di un Piano europeo di sviluppo ecologicamente e socialmente sostenibile;

– Promozione del suddetto Piano europeo di sviluppo sostenibile, basato sulla costruzione di infrastrutture europee, su investimenti in formazione, ricerca e innovazione soprattutto nel settore delle nuove tecnologie (green economy);

– Completa attuazione delle disposizioni del Trattato di Lisbona, anche con il ricorso allo strumento delle cooperazioni rafforzate, per quanto riguarda l’attuazione di una politica industriale europea nei settori dell’industria avanzata e della ricerca, al fine di sostenere la produttività e la crescita;

– Iniziativa per realizzare cooperazioni strutturate nel campo della difesa e della politica di sicurezza, volte a creare una “difesa europea” ed un sistema di sicurezza europeo in tema di lotta al terrorismo ed alla criminalità organizzata, nella certezza che una politica europea di questi campi è più efficiente e meno costosa, grazie alle economie di scala, e nel contempo consente di ottenere forti risparmi nei corrispondenti capitoli dei bilanci nazionali;

– Iniziativa di cooperazione strutturata nel settore dell’energia, basata sulla creazione di una rete energetica comune, un mercato europeo dell’energia con “campioni” europei, e volta a sviluppare un piano energetico europeo a partire da un forte impulso per la ricerca e lo sviluppo delle energie rinnovabili, anziché perseguire le velleità di un’impossibile politica energetica nazionale, inevitabilmente subalterna ai paesi fornitori di gas e petrolio;

– Iniziativa volta a definire una politica europea nel settore dell’immigrazione, con la definizione di norme europee in tema di gestione dei flussi, accoglienza e avviamento al lavoro, diritti politici e sociali, cittadinanza europea sulla base della residenza dopo un certo numero di anni;

– Lancio dell’obiettivo della federazione europea, anche tra un’avanguardia di stati, attraverso un metodo costituente democratico implicante deliberazioni e ratifiche fondate sul principio della doppia maggioranza dei cittadini e degli stati; le elezioni europee del 2014 dovranno essere il tempo e il luogo del rilancio del processo costituzionale europeo.

 

A cura di

Commissione nazionale di studio “Per un’Italia europea”

MFE – Movimento Federalista Europeoi

 

i Per informazioni contattare il Coordinatore nazionale della Commissione, Paolo Acunzo c/o MFE – Roma, Piazza della Libertà, 13 00192 Roma. www.mferoma.eu Tel/Fax 0636001705 Email: mfe@mferoma.eu

 

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Venticinquesimo anniversario della morte di Altiero Spinelli

…Pertanto la meta finale della sua odissea non è ancora visibile. Ma la sua vita resta
un’ispirazione per chi prosegue il viaggio e, in particolare, per tutti coloro che
vogliono portarlo a termine.

(John Pinder -L’odissea federale europea di Altiero Spinelli )

Nel giorno della ricorrenza della morte di Altiero Spinelli, segnaliamo di seguito alcuni documenti a ricordo della sua figura e alcuni eventi commemorativi.

Un articolo di Pier Virgilio Dastoli: Gli Stati Uniti d’Europa. La visione di Altiero Spinelli

Un’interessante documentario di RAI EDUCATIONAL/RAI SCUOLA:  ALTIERO SPINELLI – IL PROGETTO EUROPEO. I PROFETI DELL’EUROPA

Inoltre, il canale RAI STORIA alle 11.05 di oggi, con replica alle 05.05, ripercorre –  all’interno del magazine Europa –  la nascita e la storia della Comunità Europea attraverso la figura di Altiero Spinelli

Infine, ricordiamo che oggi si svolgerà a Roma l’incontro  Per un’Europa libera e unita.

Nel corso dell’incontro verranno mostrati filmati sulla figura di Spinelli e illustrate le pubblicazioni su “Ulisse” e il federalismo europeo edite negli ultimi anni, insieme alle traduzioni del Manifesto di Ventotene nelle lingue ufficiali dell’UE, pubblicate con il contributo della Regione Lazio. Gli Atti del Comitato, Omaggio ad Altiero Spinelli, sono editi da Bulzoni, Roma 2011.

L’evento verrà preceduto da una cerimonia di ricordo di Altiero Spinelli da tenersi presso la targa a lui dedicata, in via Uffici del Vicario, in Roma, con la partecipazione di personalità politiche e militanti federalisti.

Sono previste analoghe cerimonie presso il Bâtiment Spinelli del Parlamento europeo a Bruxelles, a cura dello Spinelli Group, e nel luogo della fondazione del Movimento federalista europeo (agosto 1943) a Milano. Alle celebrazioni verranno invitate anche le scuole e le istituzioni intitolate ad Altiero Spinelli.

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