Adesione GFE-MFE Roma alla marcia per la pace in Ucraina, organizzata dai sindacati, dalla Comunità di Sant’Egidio e da molte altre associazioni, con un corteo fino a Piazza San Giovanni.
Anche noi oggi in piazza a Roma.
🇺🇦 In Ucraina c’è un conflitto con un aggressore (la Russia) e un aggredito (l’Ucraina). Un conflitto in cui il nazionalismo imperialista russo sta cercando di conquistare nuove territori per avere più voce in un mondo globalizzato senza governo.
Il pacifismo purtroppo non basta per garantire la pace, ma servono invece istituzioni comuni che rendano la pace una prospettiva realizzabile, per sempre.
🟢 Come federalisti, rigettiamo la guerra come risoluzione dei conflitti internazionali. Se esiste una vera garanzia dalla violenza della guerra, è rappresentata dalla possibilità di costruire la pace istituzionalizzando i conflitti, superando l’anarchia internazionale e la legge del più forte che governa le relazioni tra gli Stati attraverso delle istituzioni comuni. Solo pretendendo l’estensione dello stato di diritto sul piano sovranazionale si può realizzare una “pace positiva”: tutte le alternative sono tregue, intermezzi o, al più, wishful thinking. L’Unione europea è, in questo senso, il primo esempio nella storia di superamento dello Stato alternativa al modello imperiale: una rivoluzione pacifica che ha creato una sovranità condivisa tra gli Stati e un percorso comune fondato sui diritti e la democrazia.
Oggi questo non basta. Viviamo in un mondo globalizzato, ma organizzato in modo multipolare e diviso in Stati nazionali che pensano ancora di poter esercitare una sovranità assoluta. Un mondo in cui resta dunque l’anarchia internazionale, il nazionalismo competitivo, l’imperialismo e la guerra fra gli stati.
La Russia ripropone la violenza della guerra per risolvere in ultima istanza i rapporti tra gli Stati. L’Ucraina, con la richiesta di adesione all’Unione europea, ha già mostrato di voler accettare un ordinamento sovrannazionale che garantisca in prospettiva la pace. Finché da parte della Russia, non ci sarà il riconoscimento che i rapporti fra gli Stati devono essere portati sul terreno del diritto, abbandonando la violenza, la resistenza del popolo ucraino avrà tutto il nostro sostegno.
🇪🇺 Continuiamo a marciare, per unire l’Europa per unire il mondo!